Gianguido Palumbo – Presidente Associazione Mondita. ( Foto di Omar Kheiraoui ).
Esistono almeno altre tre “Terre” nell’Universo vicino con possibili forme di vita : era immaginabile e fra qualche anno sarà verificato ? “Marziani “ ? Un NOI e LORO estremo, una sfida radicale : Noi Umani e Loro ? Loro chi ? Vedremo, sapremo, chissà !
Ma intanto qui, sul Pianeta Terra, Noi Umani abbiamo la grande sfida di conoscerci meglio e sempre più da vicino, convivendo negli stessi spazi, città, campagne montagne e mari. Il Grande etologo Desmon Morris, autore del famoso libro La Scimmia Nuda del 1967, che a 89 anni ha pubblicato un nuovo libro, in due interviste a La Repubblica nell’ultimo mese ( una sul libro ed un’altra sulla canzone vincitrice di Sanremo nel sui testo viene citato indirettamente ), dichiara il suo inguaribile ottimismo sul Genere Umano e la nostra capacità di adattamento e innovazione : speriamo che abbia ragione. Le analisi degli antropologi però sono rivolte a tempi medio lunghi di modifiche delle società e dei comportamenti umani, intanto in questo Mondo, in questa Europa, in questa Italia del 2017, in questi anni, potremmo vivere peggioramenti o miglioramenti delle nostre vite a seconda delle politiche vincenti o perdenti, delle reazioni popolari all’aumento oggettivo della multi etnicità diffusa.
In Italia siamo incivili o civili? Razzisti o no ? Siamo indietro o avanti ? Quale è l’ Italiani’s Karma ? Dobbiamo imitare qualche altro Popolo e Paese oppure no ?
Una bella prova è certamente la legge sul Diritto di Cittadinanza per i figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia, già approvata un anno fa alla Camera e ferma al Senato : dall’inizio di quest’anno alcune associazioni stanno promuovendo iniziative pubbliche in diverse città per spingere i Senatori ad arrivare alla votazione in aula per la sua conferma definitiva. Speriamo bene, perché già questa Legge era stata una inevitabile mediazione fra diverse forze Politiche durante il Governo Renzi e nella situazione politica attuale la fragilità della maggioranza è ancora più evidente: altro che Diritto al Voto amministrativo, è a rischio un Diritto alla Cittadinanza più che dovuto e necessario ! Nel frattempo si discute nel nostro Paese anche delle nuove misure del Governo Gentiloni sull’Accoglienza e la Sicurezza, di cui abbiamo scritto nell’Editoriale della scorsa settimana. Per non parlare della Legge sull’Immigrazione, la cosiddetta Bossi Fini del 2002, di 15 anni fa: il Mondo, l’Europa, l’Italia sono abbastanza cambiate e le politiche di gestione dell’Immigrazione in Italia sono ancora basate su quella Legge del Governo Berlusconi.
Analizzando i diversi spezzoni del quadro normativo nazionale che regola e influisce quotidianamente sulla vita di milioni di cittadini italiani di diverse origini e su tutti gli Italiani-e di ogni età, verrebbe da dire che appunto siamo “incivili, arretrati, quasi-razzisti” ed in effetti molti altri segnali, notizie giornaliere di singoli fatti negativi, rafforzerebbero questa convinzione. Meno male che invece molti altri aspetti, eventi, comportamenti, pratiche quotidiane di Enti pubblici e Governi locali, di associazioni, di singoli cittadini-e, ri-bilanciano in positivo quel quadro problematico critico nazionale. Ma esiste una sorta di “Modello Italiano” di Società Multietnica rispetto ad altri “modelli” esistenti o sperimentati e regolati in altri Popoli e Paesi ? E questo ipotetico “Modello Italiano” è davvero peggiore e quindi cosa, come, quando l’Italia, il Governo, i governi territoriali, noi Cittadini-e, dovremmo e potremmo cambiare per migliorare le nostre vite convissute ?
In un breve articolo non si può né si deve pretendere di affrontare degnamente un tema così importante e complesso ma almeno accennare e provocare in voi che leggete alcune riflessioni invece è possibile ed è uno dei nostri compiti come Periodico nazionale sull’Italia Multi Inter Etnica.
E’ risaputo ormai, ma è bene ricordarlo, che tutti gli esperti già da anni e sempre più nell’ultimo periodo, considerano “falliti” totalmente o parzialmente i diversi Modelli storici vissuti in altri Paesi. In USA il meltin pot la cui sognata mescolanza non ha provocato un’unica cittadinanza; in AUSTRALIA un modello simile è in crisi da anni ; in INGHILTERRA la Multiethnic Society con l’autonomia delle Comunità Straniere ha provocato ghetti; in FRANCIA la forzatura dell’identità statuale è stata rigettata proprio dalle periferie; in GERMANIA il SuperStato organizzato ha retto parzialmente fino al 2015 ma con una presenza di stranieri provenienti da pochi paesi, soprattutto Turchi; nei Paesi Nord Europei ( OLANDA , SVEZIA ,DANIMARCA ) il buon livello di Stato Sociale che ha coinvolto anche l’Immigrazione sta saltando per l’influenza della crisi economica e la relativa redistribuzione delle risorse limitate.
E in Italia ?
Innanzi tutto ricordiamo che nel nostro paese ormai da decenni convivono milioni di “stranieri” originari di quasi 200 Popoli diversi con una varietà molto più estesa di altri Paesi Europei: una ricchezza oggettiva e specifica dell’Italia. Diversi studiosi ed esperti del nostro Paese concordano sulla valutazione che l’assenza di un “modello italiano” scelto, definito, tradotto in Leggi nazionali e regolamenti locali, gestito coerentemente dallo Stato Centrale fino alle Regioni e le Città e le Prefetture e le Questure, abbinato ad una cultura diffusa accogliente ed aperta ( delle tradizioni cattoliche e comuniste ) ha creato una situazione anarchica, contraddittoria, variabile territorialmente ma paradossalmente più adatta all’evoluzione del “fenomeno“ delle Migrazioni Mondiali ed Europee. Fino ad oggi, a ieri ( dalla crisi mondiale delle migrazioni acceleratasi nel 2015 in avanti ), la nostra “anarchia umanistica” ha rischiato di diventare di fatto un “modello” alternativo possibile, molto elastico ed anche plastico, adattativo, con mille varianti territoriali fra l’illegalità e la legalità. Ciò ha permesso continue sperimentazioni sociopolitiche ed economiche pur nelle mille contraddizioni spesso inaccettabili sul fronte dei diritti-doveri e della maturazione cosciente della convivenza civile e della mescolanza arricchente della nostra società, come da secoli succede nella storia d’Italia come elemento fondativo della Penisola. Ma questo modello-non modello sta implodendo per la troppa pressione quantitativa e qualitativa delle crisi incrociate e della sempre maggiore interdipendenza mondiale. E’ arrivato il momento di nuove Leggi Nazionali ed a cascata Regole trasversali e settoriali che coinvolgano l’intera vita comune : non solo sull’Accoglienza Profughi, sulla Cittadinanza, sul Diritto al Voto, ma anche sul Lavoro, sulla Scuola e la Formazione, la Sanità, la Residenza, la Cultura. Una società sempre più Multietnica come quella italiana richiede nuovi passi in avanti comuni e trasversali.
E dobbiamo riconoscere ai Radicali e ad Emma Bonino in persona il merito recentissimo di essersi impegnati in una elaborazione fra le più approfondite, coerenti, aggiornate degli ultimi anni sul tema delle Politiche sull’Immigrazione e l’Integrazione, presentate già agli inizi di ottobre 2016 e rilanciate con una Campagna Nazionale nel gennaio scorso con un bell’incontro pubblico a Roma che ha coinvolto anche Don Colmegna di Milano, il Sindaco Bianco di Catania e l’ANCI nazionale.
Si può non concordare con i Radicali su alcune loro proposte specifiche o sulle loro linee politiche generali, ma ad oggi in Italia la loro è la proposta più articolata e seria e l’impegno politico più deciso rispetto alla passività di tutti gli altri partiti o formazioni vecchie e nuove.