MONDORoma rubrica settimanale a cura di MONDITA per RadioBullets
132°puntata – 4 maggio 2018
ll Fatto di questa settimana è dedicato al Calcio e alla ROMA. Nei giorni scorsi, mercoledì 2 maggio sera, la Capitale si è fermata ( in gran parte ) guardando la partita Roma- Liverpool o allo Stadio Olimpico ( 65mila persone ) o davanti le televisioni delle case e dei Bar. In campo c’era quasi tutto il Mondo rappresentato dai 22 calciatori delle due squadre formate da ragazzi di tanti paesi diversi. In generale nello Sport il ruolo delle nazionalità di origine degli atleti è sempre stato un tema importante di discussione soprattutto nelle Squadre Nazionali, nei Campionati ed alle Olimpiadi. Nel Calcio da molti anni in tutti i campionati nazionali fra le Squadre Cittadine, i Club, la partecipazione di Calciatori Stranieri è sempre più diventata una delle questione principali : quanti Calciatori stranieri possono o devono comporre una squadra cittadina di un Club ? Ma il Calcio Mercato internazionale è diventato determinante e quindi le disponibilità economiche dei Club e così le proprietà relative. La ROMA ( come quasi tutte le altre squadre italiane ed europee ) è formata da 35 giocatori disponibili di cui solo 10 sono italiani. Nella partita contro il Liverpool, per la Roma erano in campo 4 italiani e 1 italiano con padre egiziano El Shaarawy e gli altri 6 giocatori di diverse origini : americo-latine, africane, esteuropee, turche. Per completare questa caratteristica internazionale del Calcio moderno, ricordiamo che anche il “proprietario” del Club ROMA dal 2012 è un italo americano, Pallotta, nato a Boston da padre calabrese e madre pugliese.
Oltre ad altri problemi specifici relativi al Calcio, le sue regole , le modalità sportive ed economico commerciali, è davvero incredibile e inaccettabile che nello stesso tempo in cui ormai le squadre dei Club “italiani” sono in maggioranza composte da Ragazzi Stranieri di molti paesi diversi, spesso determinanti per il successo nei diversi campionati nazionali ed europei, il Razzismo negli stadi si scateni troppo spesso ancora contro i Giocatori Stranieri (africani ) delle squadre avversarie : i Giocatori stranieri anche se Neri, Nerissimi, della propria squadra del cuore vanno bene, benissimo, ma quelli degli “altri” invece sono insopportabili! Forse ciò dimostra che il vero problema del razzismo non è l’identità di per sé ma il bisogno primordiale e la identificazione di un Avversario, di un Nemico.
Lascia un commento