Che città sono ?

di Gianguido Palumbo.

L’Editoriale di questa settimana potrebbe completare una sorta di trilogia con i due editoriali precedenti intitolati  Che Italia è ( quello del 12 marzo ) e Che Mondo è ( quello del 19 marzo ). Senza averlo programmato prima, si tratta di tre articoli in sequenza, dovuti ad una progressiva reazione alle Elezioni Politiche appena concluse. Mentre però i primi due erano due articoli in qualche modo influenzati da una mia reazione negativa e pessimistica, ma realistica basata anche su dati di fatto, su numeri e voti, questo terzo editoriale apre uno spiraglio di fiducia o di quasi ottimismo sul prossimo futuro dell’Italia, sulla base di due fatti, due esperienze altrettanto concrete: una direttamente vissuta da me che scrivo pochi giorni fa e un’altra mediata attraverso l’articolo di una giornalista.

Nell’ultimo editoriale di una settimana fa analizzavo pur sinteticamente la situazione di tre piccole città italiane meridionali, Rosarno, Riace, Lampedusa, dove in pochi anni è come fosse crollata una “illusione” o una speranza di forme di accoglienza e convivenza civile di e con nuovi Immigrati. Concludevo l’articolo sostenendo che non bastano esperimenti locali pur positivi o potenzialmente positivi di “integrazione reciproca” fra italiani e stranieri in assenza di Politiche Nazionali chiare e coerenti sull’Immigrazione. Lo credo ancora ma le due brevi storie che in questo editoriale vi accenno mi illudono che forse e comunque anche e solo a livello locale si può e si deve provare a maturare e far crescere una società inter etnica più civile e carica di potenzialità future.

Le due cittadine sono una ancora a Sud, ma un Sud diverso sia dalla Calabria che dalla Sicilia insulare, e cioè la Puglia centrale di Fasano ( vicino alla costa fra Bari e Brindisi ), e una nel Centro Nord, in Toscana, a Castellina in Chianti. E’ vero che sono due realtà molto diverse innanzi tutto per le loro proporzioni, Fasano con 40mila abitanti e Castellina con meno di 3mila, ma forse proprio per questo interessanti da affiancare e analizzare nella loro positività.

A Fasano da oltre 10 anni esiste in pieno centro storico un grande spazio pubblico restaurato con i fondi della Regione Puglia fin dal 2005 con un programma di finanziamento per la creazione di Laboratori Urbani nei piccoli centri in funzione di rivitalizzazione delle attività socioculturali per giovani e cittadini diversi. Dei 150 Laboratori Urbani finanziati in tutta la regione oggi ne sono rimasti operativi solo 25 e il Laboratorio Urbano di Fasano è uno dei più attivi e dinamici gestito da una Cooperativa legata al Commercio Equo e Solidale assieme ad altre piccole associazioni cittadine.

http://www.laboratoriourbanofasano.it+https://www.facebook.com/laboratoriourbanofasano )

Il Lab. Urb. di Fasano ( 1000 mq. con sale diversificate per spettacoli, convegni, laboratori, sportelli, iniziative) lo frequento da anni almeno una volta l’anno e lo seguo a distanza riconoscendo una forza, originalità, grande partecipazione a tutte le iniziative davvero stra-ordinarie. E’ attivo anche uno Sportello Immigrazione, e probabilmente entro il 2018 si aprirà anche una Scuola di Italiano per Stranieri della rete italiana Penny Wirton.

Il 21 marzo ho partecipato ad una serata inter etnica antirazzista con oltre 200 persone di cui almeno la metà originarie di tanti Paesi diversi ma tutti-e abitanti della stessa cittadina. Ne scrive più approfonditamente un altro articolo nella Rubrica MONDOITALIA ma qui voglio sottolineare che il successo di quella serata è stato possibile, come altre loro iniziative, “solo dopo 10 anni di attività socio culturali inclusive di tutti i tipi per giovani e non, in un bellissimo spazio pubblico del centro storico, mettendoci grande passione, coerenza e spirito di servizio pubblico, ideali forti ma non ideologie schematiche.”

  Nastri colorati intrecciati alla festa antirazzista di Fasano

Le Elezioni a Fasano hanno visto modificarsi il quadro sociopolitico in modo molto forte con il 73% di votanti. “Dal 2016 al 2018 i 5Stelle sono passati dal 13 al 44 %, Forza Italia dal quasi 10 al 21,5%, il PD è rimasto al 10% ma alle comunali erano nate almeno Liste Civiche parallele che avevano assorbito molti voti e avevano permesso la nascita della attuale Giunta di Centro Sinistra.” Speriamo che tali novità politiche non modifichino eccessivamente anche la sensibilità cittadina e la vita socioculturale multi e interetnica di Fasano : sarebbe un peccato e un danno !

A Castellina in Chianti invece non propongo una mia esperienza diretta, anche se conosco personalmente quel piccolo e delizioso paese toscano, e mi limito a riportare l’analisi e l’esperienza vissuta negli anni e recentemente, di una sua abitante, Gaia Pianigiani, diventata giornalista e collaboratrice del prestigioso quotidiano americano New York Times per il quale scrive dall’Italia, vivendo in altra città italiana. Ha scritto un bellissimo articolo pubblicato sul NYT il 21 febbraio scorso che noi abbiamo deciso di riproporre in MONDITAreview nella versione italiana dal titolo “l’IMMIGRAZIONE RINNOVA UN BORGO TOSCANO”.

La giornalista riesce in poche pagine a descrivere la sua piccola cittadina d’origine dove lei torna periodicamente, attraverso alcuni accenni significativi e relativi alla convivenza interetnica maturata negli ultimi anni sia nella Scuola Elementare, sia nel Paese, sia nei lavori delle campagne. Il tutto accompagnato ed arricchito da belle foto di una inviata americana Nadia Shira Cohen.

A Castellina vivono poco meno di 3000 residenti dei quali quasi 500 ormai sono di origine straniera : il 17%. In questo piccolo, bello e ricco paesino toscano  il 4 marzo ha votato l’80% degli elettori con i seguenti risultati :  PD 37%, 5Stelle 22%, Lega 14,5%, Forza Italia 8%, Fratelli d’Italia 4% LeU 3,5% e Potere al Popolo 2,5%.

Fasano e Castellina sono molto diverse per dimensione, per localizzazione regionale, per storia e cultura, ed ancor di più per tradizione sociopolitica ed anche per risultati attuali delle Elezioni.  Eppure sembrerebbe che la capacità di una parte dei Cittadini delle due località e probabilmente anche la sensibilità dei due Governi Locali degli ultimi anni hanno permesso la maturazione di una Convivenza Civile che fino ad oggi non solo ha resistito all’ondata mondiale, europea, italiana, di autodifesa, di chiusura, di intolleranza, di incapacità di accogliere e condividere la vita ed anzi ha permesso di crearne una nuova fra culture e origini diverse, e addirittura è stato possibile sperimentare pur lentamente e forse timidamente modi, forme, temi, spazi, di coesistenza, di conoscenza, di integrazione reciproca e non unilaterale, unidirezionale.

Non so quanto resisteranno questo clima cittadino e queste sperimentazioni nelle Scuole, nelle Piazze, nelle Famiglie, nei luoghi di lavoro, di svago e di cultura delle due cittadine, come di altre in Italia, ma spero che non solo a Fasano e Castellina sia possibile, e che questo nostro strano Paese schizofrenico non sia ammali ancor di più e trovi nuove energie per vivere meglio e maturare.

 

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