Hostess contro il velo: una notizia ‘non notizia’

Bufale nere

rubrica settimanale

a cura di Angelo Cioeta

L’accordo sul nucleare ha permesso l’apertura di una distensione tra l’Iran e l’occidente. Una distensione sancita soprattutto dalla progressiva conclusione del periodo di sanzioni imposte nei confronti di Teheran. Svolte storiche come questa, non portano soltanto a conseguenze positive, ma fanno emergere alcuni problemi di carattere legislativo e culturale che, ancora oggi, ci mettono in difficoltà ed in imbarazzo. Quello di cui vi parleremo oggi non sarà la classica bufala, la solita notizia inventata a scopo monetario e/o politico – sociale. Si tratta di una notizia vera, interpretata però in modo leggermente distorto.

Le hostess della compagnia aerea francese Air France non hanno accettato una circolare con la quale la dirigenza obbliga le stesse ad indossare “pantaloni, una giacca lunga e di coprire la testa e i capelli con un velo al momento dell’uscita dall’aereo” sul suolo iraniano. Una notizia che ha suscitato molto clamore e la (legittima) opposizione da parte della destinatarie della circolare. C’è un piccolo rilievo da fare: le compagnie aeree sono tenute a rispettare le leggi dei Paesi di destinazione dei propri mezzi di trasporto (sarebbe il rovescio di quanto dicono molti nostri concittadini: lo straniero resta qui se rispetta cultura, leggi e tradizioni nostrane).

velo

C’è spazio anche per una piccola “provocazione”: la notizia è una “non notizia”. Cosa vogliamo dire con questo? Semplice: l’opposizione delle hostess ha suscitato clamore in quanto solo ora Air France ha riallacciato i nodi logistici con l’Iran. Le altre compagnie (es.: Alitalia e Germania Airlines) già facevano atterrare i propri velivoli a Teheran, rispettando quanto previsto dalla legislazione iraniana.

Insomma: alla fine, forse, il problema è soprattutto di adeguamento a modi di fare che in Occidente non sarebbero concepibili.