Io sarò la tua voce

di Clement I. Thomas.

( Iniziamo oggi a pubblicare alcuni brani di un libro che sarà edito nei prossimi mesi dalla Fausto Lupetti di Bologna : Io sarò la tua voce – Storie di viaggi migranti, scritto da C.I.Thomas con altre testimonianze di sette migranti africani. La traduzione e l’editing è a cura di Mili Romano e le traduzioni delle “Altre voci” sono di Marta D’Errico e Francesco Maselli.      Il primo brano che segue è proprio l’introduzione dedicata ai Giovani Africani. )

Incompiuto è il destino nella vita di molti Giovani Africani. I giovani dovrebbero essere i leader di oggi perché noi abbiamo idee nuove per rendere gli africani di nuovo grandi, recuperando tutto ciò di cui siamo stati derubati dal sistema africano e per ridare valori nuovi ai giovani africani nel mondo. I giovani non devono essere un problema nel mondo ma la soluzione per il mondo, una soluzione perché gli africani siano di nuovo grandi. I Governi hanno fallito con i giovani africani uccidendo le loro ambizioni nel Mar Mediterraneo, con il traffico di esseri umani verso i Paesi europei. E io vorrei dire ai giovani africani ora e sempre: prendete un’idea, fate di quell’idea la vostra vita, pensate sempre ad essa, sognatela, vivete per quell’idea, lasciate che ogni parte del vostro corpo sia piena di quell’idea e mettete da parte ogni altro ideale. E’ questa la strada per vincere e per realizzare un destino che altrimenti sarebbe incompiuto, per fare dell’Africa un continente migliore. I giovani sono stati messi al mondo per avere un ruolo importante, non per morire in giovane età come accade adesso, ognuno di loro ha idee nuove per godere del mondo e per promuovere la società. L’ideale di ogni giovane africano è creare una nuova Africa. Molti grandi destini incompiuti stanno piangendo e si chiedono perché sono in prigione, perché sono morti. Molti stanno ancora piangendo nel Mediterraneo in questo momento. La vostra vocazione è il vostro destino, se lo nascondete a voi stessi, esso diventerà incompiuto, sarà frustrato. Alzatevi in piedi, non lasciate che qualcuno uccida il vostro destino. Molti giovani africani stanno piangendo su tombe piene di destini spezzati. Grandi uomini e grandi donne, con la passione di far risorgere un africano migliore per le altre generazioni, giacciono senza riuscire a portare avanti i loro ideali. Ho sempre ripetuto a me stesso che volevo essere abbastanza grande da poter costruire da solo il mio destino, per essere una guida per la mia generazione e un eccellente esempio per i giovani africani. Un giorno condividerò questa mia visione con la mia famiglia malgrado le condizioni economiche disastrose della Nigeria, malgrado la continua uccisione dei giovani africani e il cattivo governo e ciò che non fa. In questi miei sogni e ideali potenti di voler creare un africano memorabile mi immagino come un possibile eroe della Nigeria. Soffro nel vedere i giovani africani morire con un destino incompiuto.

Clement I. Thomas è nato in Nigeria, nell’Edo State, nel 1992. Ha frequentato la scuola secondaria a Lagos dal 2003 al 2008. E’ arrivato in Italia nel 2016, sbarcando a Lampedusa e poi è stato trasferito direttamente a Bologna dove vive con la moglie e la figlia di due anni in una struttura di accoglienza gestita dall’Associazione Mondo Donna Onlus. In questo periodo sta facendo un lavoro interinale presso il Corriere DHL. E’ ancora richiedente asilo.

Mili Romano originaria di Siracusa, insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Bologna. E’ artista e curatrice di progetti di arte pubblica, relazionale e partecipativa, volta anche a favorire percorsi di integrazione. Dal 2005 il suo progetto “Cuore di pietra” ha coinvolto la comunità di Pianoro (BO) in un lungo percorso di riappropriazione della propria storia e dei propri luoghi (www.cuoredipietra.it). Dal 2016 cura per il Comune di Pianoro e con l’Accademia di Belle Arti dei laboratori in cui giovani artisti collaborano attivamente con le scuole e con gli operatori e gli ospiti delle strutture di accoglienza presenti nel territorio.

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