Italia 2018 : la Grande Incertezza

di Gianguido Palumbo. 

In questo Editoriale pre elettorale, come già scritto precedentemente anche nella Rubrica Speciale Elezioni, noi non esprimiamo alcuna indicazione di voto anche se evidentemente la nostra linea editoriale e soprattutto il nostro principio base sia dell’Associazione MONDITA che di questo periodico nazionale on line è quello della promozione di una Società multi e inter etnica e quindi i partiti o le formazioni e i movimenti sociopolitici che invece non credono o osteggiano tale principio e sono di fatto xenofobi o razzisti non possono per Statuto ( Loro e Nostro ) essere nostri referenti. Ma oltre questa doverosa precisazione che esclude una buona parte delle Liste in lizza, rimane per ognuno di voi ed anche di noi la possibilità di votare altre Liste e Partiti diversi.

In questo articolo ci sembra giusto e utile sintetizzare le diverse proposte elettorali dei principali Partiti di Centro Destra, di Centro Sinistra ed altre Formazioni Politiche.

In sintesi :

–il Centro Destra, con poche sfumature di differenza fra i partiti, propone il rifiuto della convivenza inter etnica in Italia e quindi rifiuto della Cittadinanza Ius Soli , respingimenti massimi di immigrati e il rimpatrio forzato a tutti gli Immigrati irregolari ( “Clandestini” ) presenti nel nostro Paese e infine un Piano Marshall per l’Africa.

i 5 Stelle propongono approcci e soluzioni parallele oscillanti da un impatto iniziale di respingimento degli immigrati, il rifiuto dello Ius Soli in discussione al Senato, ad un coinvolgimento forte dell’Europa per soluzioni di accoglienza, e la selezione di immigrati regolari.

il Centro Sinistra ( con alcune variazioni fra i partiti ) propone la continuazione delle iniziative dei Governi precedenti con la approvazione dello Ius Soli, un approccio di accoglienza per diritto, un coinvolgimento programmato con l’Europa, una graduale sistemazione degli Immigrati regolari e irregolari, un forte impegno sia militare che economico in alcuni Paesi Africani.

La Sinistra di Liberi e Uguali propone l’approvazione dello Ius Soli, una maggiore attenzione ai diritti universali alla migrazione, una revisione del sistema di accoglienza e integrazione, la apertura di corridoi umanitari estesi ed è contraria ad accordi in Libia e in Africa per la inaffidabilità dei governi locali.

–La Sinistra radicale  di Potere al Popolo propone uno Ius Soli più esteso, una netta apertura all’accoglienza per diritto universale alle migrazioni, la abrogazione immediata della Legge Bossi Fini, la negazione di trattative in Africa con governi locali e interventi militari di controlli delle frontiere africane.

I TESTI dei PROGRAMMI sull’Immigrazione

La Coalizione di Centro Destra  ( Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia ed altre liste minori )

Più sicurezza per tutti      http://www.forza-italia.it

1.Lotta al terrorismo   2. Ripresa del controllo dei confini  3. Blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e accordi con i Paesi di origine dei migranti economici  4. Piano Marshall per l’Africa   5. Rimpatrio di tutti i clandestini   6. Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata della sedicente protezione umanitaria mantenendo soltanto gli status di rifugiato e di eventuale protezione sussidiaria  7. Introduzione del principio che la difesa è sempre legittima    8. Adeguamento ai parametri medi occidentali degli stanziamenti per la Difesa   9.Carabinieri e poliziotti di quartiere e estensione dell’esperimento “strade sicure” con impiego delle Forze Armate per la sicurezza delle città   10. Tutela della dignità delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate con stipendi dignitosi, dotazioni adeguate di personale, mezzi e tecnologie adeguati al contrasto del crimine e del terrorismo  11.  Inasprimento delle pene per violenza contro un pubblico ufficiale   12. Revisione della legge sulla tortura.

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I 5 Stelle  https://www.movimento5stelle.it/programma/

Immigrazione, obiettivo : sbarchi zero.  L’Italia non è il Campo Profughi d’Europa.

L’immigrazione è il più grande fallimento dei partiti. Il Regolamento di Dublino e l’accordo sui migranti con la Turchia hanno trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa. I cittadini pagano l’incapacità dei partiti. L’immigrazione deve essere gestita, le leggi rispettate, così come i Trattati europei che prevedono la solidarietà fra gli Stati membri per la gestione delle emergenze. L’Italia deve lavorare per rimuovere le cause che costringono migliaia di essere umani a lasciare i propri Paesi di origine. Ecco perché serve un embargo alla vendita di armi ai Paesi in guerra civile, la fine dello sfruttamento dei Paesi terzi, una vera cooperazione internazionale e di sviluppo dei Paesi di origine. Con vie legali e sicure di accesso all’Unione europea diminuirebbero le traversate in mare, la pressione dei flussi sulle frontiere esterne e si contrasterebbe il traffico di esseri umani. Chiediamo il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo arrivati in Italia e la revisione del Regolamento di Dublino III che assegna gli oneri maggiori relativi all’esame delle domande di asilo e alle misure di accoglienza al primo Paese d’ingresso dell’Unione Europea. Ci deve essere certezza e velocità nelle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato. Le Commissioni territoriali che verificano le domande devono essere potenziate e messe nella condizione di lavorare al meglio. È indispensabile che la gestione dei fondi destinati al sistema di accoglienza sia assolutamente trasparente. Mai più Mafia Capitale e via la Criminalità Organizzata dalle strutture che accolgono i migranti.

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La Coalizione di Centro Sinistra ( PD, +Europa, Insieme, Civica Popolare )

Partito Democratico https://www.partitodemocratico.it/

Cultura, accoglienza e sicurezza: una sfida da governare

Prima di tutto, lo Ius soli: l’approvazione di una legge che preveda l’ottenimento della cittadinanza per i bambini nati in Italia da genitori stranieri in possesso del permesso di soggiorno e per i minorenni entrati nel nostro Paese entro il dodicesimo anno di età, purché abbiano frequentato regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli di studio o seguito percorsi di istruzione e formazione professionale.

Quella dei grandi flussi demografici è una questione strutturale che non può essere ristretta in orizzonti temporali brevi e con la quale l’Europa, anche per via della crisi di natalità, dovrà necessariamente misurarsi negli anni a venire. Un fenomeno di questa portata non può essere né subito né inseguito: va governato. Di qui la messa in campo da parte del governo e del PD di un progetto compiuto rivolto al nostro Paese, all’Europa, ma anche all’Africa. Perché l’Africa è lo specchio dell’Europa: se l’Africa cresce, l’Europa sta meglio. Il dialogo con i governi al di là del Mediterraneo deve essere improntato ai principi della democrazia, del rispetto dei diritti umani e dello sviluppo. Principi che per il PD rappresentano il cuore dell’intero progetto di gestione dell’immigrazione, delle politiche di accoglienza e di integrazione.

È importante garantire tanto i diritti di chi fugge dalle guerre e dalle carestie quanto quelli di chi accoglie: l’Italia in questo senso è in prima linea e continuerà a esserlo, ma queste due istanze vanno tenute in equilibrio fra loro, con la consapevolezza che l’accoglienza ha un limite nella capacità di integrazione. È così che pensa e agisce una grande democrazia. Ecco perché è importante proseguire nel solco del Piano per l’accoglienza diffusa, che si fonda sulla collaborazione con gli enti locali e gli attori del terzo settore, per superare una volta per tutte la fase dei grandi centri di accoglienza. Allo stesso tempo è fondamentale insistere sull’importanza del processo d’integrazione: sulla promozione di valori e responsabilità, ma anche sulla certezza dei diritti, come quello alla cittadinanza piena per i figli degli stranieri nati e cresciuti in questo Paese. Parallelamente, come abbiamo già detto, bisogna portare avanti un confronto costruttivo con l’Unione Europea sulle politiche migratorie anche attraverso la revisione del trattato di Dublino. Riteniamo inoltre necessario il superamento dell’impostazione, ormai anacronistica, della legge Bossi-Fini.

+ Europa    ( Ema Bonino )    https://piueuropa.eu/programma/

Immigrazione

Sosteniamo con forza un’idea di società plurale e aperta, dove la libertà di movimento  – delle persone, dei capitali e delle merci – sia considerato il principale motore di sviluppo sociale e culturale oltre che economico. Per questo crediamo che l’attuale legislazione italiana in materia di immigrazione vada radicalmente modificata perché impedisce l’integrazione degli stranieri nella società e nel mercato del lavoro, generando irregolarità, lavoro nero, emarginazione sociale e insicurezza per tutti. Con la chiusura dei confini degli altri paesi europei, l’Italia è passata dall’essere paese di transito a paese di arrivo. Per ottenere un sistema di integrazione efficace che riesca a inserire gli stranieri nel mercato del lavoro riteniamo fondamentale a livello nazionale il superamento della legge Bossi-Fini.

E’ necessario introdurre meccanismi diversificati di ingresso per lavoro, a partire da un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione attraverso attività d’intermediazione pubbliche e private tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri e dalla reintroduzione del sistema dello sponsor, e forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari già presenti sul territorio – anche nel caso di richiedenti asilo cui è stata negata la protezione – qualora sia dimostrabile la disponibilità in Italia di un’attività lavorativa o di formazione o l’esistenza di legami familiari, sul modello spagnolo del “radicamento”.

Il sistema di accoglienza va migliorato, con l’adozione esclusiva del modello SPRAR e migliorando la qualità dei servizi attraverso meccanismi di monitoraggio efficaci. Ma è necessario investire maggiormente su formazione e lavoro, valorizzando le forze produttive del territorio e mettendo i centri per l’impiego nelle condizioni di erogare con efficacia servizi di formazione e avviamento lavorativo attraverso appositi sportelli per l’integrazione da finanziare, a livello nazionale e regionale, ricorrendo ai fondi europei.

A livello europeo, è necessario introdurre canali legali e sicuri di ingresso per lavoro, anche non qualificato, implementare i programmi di reinsediamento e la creazione di corridoi umanitari per le persone bisognose di protezione. È necessario garantire mobilità interna a quanti giungono nel territorio europeo e chiedono protezione, modificando finalmente il Regolamento di Dublino: lo Stato membro competente per la domanda d’asilo va determinato tenendo conto innanzitutto delle esigenze familiari o umanitarie del richiedente asilo, nell’ambito di un sistema equo di redistribuzione

 

La Sinistra di Liberi e Uguali

L’uguaglianza dei diritti

Sulle politiche di accoglienza è aperta una faglia in tutta Europa. Dobbiamo rigettare accordi con Paesi in cui non siano garantiti i diritti umani, promuovere reali occasioni di sviluppo nei Paesi di provenienza e non permettere che si continui a depredarli. Dobbiamo gestire le migrazioni con razionalità, abolendo la Bossi-Fini, introducendo un permesso di ricerca lavoro e meccanismi di ingresso regolari, promuovendo la nascita di un unico sistema di asilo europeo che superi il criterio del paese di primo accesso e che comprenda canali umanitari e missioni di salvataggio. Va costruito un sistema di accoglienza rigoroso, diffuso e integrato, sulla base del modello Sprar, adeguatamente dimensionato, superando la gestione straordinaria che troppi scandali e distorsioni ha generato in questi anni, stroncando ogni forma di speculazione e invece generando nuove opportunità di inclusione e sviluppo. Con la stessa forza va affermato che riconoscere la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia da genitori stranieri, o è arrivato in Italia da piccolo e ha completato almeno un ciclo di studi, non è un atto di solidarietà, ma un riconoscimento doveroso che si deve a chi nei fatti è già italiano.

 

La Sinistra radicale di Potere al Popolo  https://poterealpopolo.org

Cap 11 Immigrazione e Accoglienza

Le principale forze politiche alimentano le tendenze xenofobe e razziste, indicando nei migranti la causa principale del disagio sociale: è una falsità assoluta. E’ la concentrazione di ricchezze e potere nelle mani di pochi la causa dell’impoverimento dei molti, non chi fugge dalle guerre o dai disastri economici e ambientali provocati dalle politiche liberiste. È necessario un discorso solidale e di alleanze fra sfruttati che porti all’estensione dei diritti sociali per tutte/i, cittadini italiani e migranti. E’ necessario dare accoglienza e diritti tanto ai richiedenti asilo che stanno giungendo dal 2011 quanto alle cittadine e i cittadini migranti residenti da anni in Italia.

Per questo lottiamo per:

  • il superamento della gestione emergenziale, militarizzata e “straordinaria” dell’accoglienza, proponendo – a partire dal modello SPRAR – centri di piccole dimensioni, gestite dal pubblico e che permettano a chi arriva percorsi autonomi di inserimento, abitativo, sociale, lavorativo, indipendentemente dal loro status giuridico;
  • la valorizzazione delle professionalità coinvolte nell’accoglienza, persone oggi costrette a contratti precari e a super sfruttamento;
  • l’abolizione del regolamento di Dublino III, delle leggi Minniti-Orlando e di tutte le leggi razziste che lo hanno preceduto;
  • l’abrogazione degli accordi bilaterali che permettono il rimpatrio forzato e di quelli che servono ad esternalizzare le frontiere, per l’attivazione di canali legali e protetti d’ingresso in Europa;
  • l’abrogazione del T.U. in materia di immigrazione (Bossi–Fini) frutto di emendamenti della Turco–Napolitano, la rottura del vincolo tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, la chiusura di tutte le forme di detenzione amministrativa, il passaggio di competenze ai Comuni per il rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno, meccanismi di regolarizzazione permanente;
  • l’approvazione dello ius soli e la sua estensione a chi è comunque cresciuto in Italia, una revisione estensiva della legge sulla cittadinanza, il diritto di voto a partire dalle elezioni amministrative per chi risiede stabilmente nel nostro paese.

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