La primavera di Rondine

di Anna Palumbo  ( operatrice sociale ) – SIENA.

Da alcuni mesi ho avuto la fortuna di conoscere Rondine, una realtà italiana dove la convivenza internazionale, il dialogo, l’incontro e lo scambio di culture avviene quotidianamente. Riconoscere la persona nel nemico, abitare il conflitto, l’essere umano è umano anche se è “nemico”. Questa è la mission di Rondine.  http://www.rondine.org/it

Un po’ di storia.

Rondine è un piccolo borgo medievale a 13 chilometri da Arezzo nel quale nel 1990, dopo alcuni anni dedicati all’accoglienza di giovani e famiglie in difficoltà, nasce l’Associazione Rondine, che si prodiga in attività di solidarietà e di scambio culturale con la neonata Federazione Russa.

E’ nel 1995 che avviene la svolta.

Scoppia la prima guerra in Cecenia e l’Associazione, sollecitata da alcune amicizie create negli anni precedenti, si adopera e ottiene una prima tregua. La tregua dura soltanto 72 ore ma l’Associazione stabilisce un legame duraturo e diventa “amica” del popolo Russo e del popolo Ceceno. Nel 1997 l’Associazione Rondine accoglie cinque studenti provenienti dalla Cecenia e dalla Russia e dà vita allo Studentato Internazionale di Rondine. Il nome viene mutato in Rondine Cittadella della Pace.

Dopo alcuni viaggi l’assoc. Rondine stabilisce relazioni di amicizia con: Georgia, Abcasia (regione autoproclamatasi indipendente dalla Georgia che però non la riconosce come tale), Inguscezia (Federazione Russa), Bosnia-Erzegovina, Serbia, Romania, Israele, Palestina, Ossezia (Federazione Russa), Sierra Leone, Macedonia, Libano, Sudan e alcuni paesi del Subcontinente indiano.

Nello Studentato Internazionale di Rondine studiano e vivono insieme circa 30 giovani, ragazzi e ragazze, provenienti da diverse culture e da paesi generalmente identificati dalla storia come nemici. Gli studenti accedono allo studentato tramite un bando internazionale. Giungono a Rondine con la speranza e il desiderio di diventare leader pacifici di domani.  Per due anni sperimentano la condivisione delle stanze da letto, la cucina, la lavanderia (tre lavatrici), due automobili; la limitatezza delle risorse è una delle sfide quotidiane per i futuri leader di pace .  Attraverso un’esperienza di convivenza stretta e di lungo periodo, gli studenti dimostrano come possano, quotidianamente, superare le conseguenze negative dell’odio e del conflitto ed affrontare un percorso di avvicinamento al dialogo, al confronto e alla riconciliazione delle loro rispettive culture d’origine e fedi religiose.

Rondine è un laboratorio internazionale permanente di convivenza dove si studia la cultura del dialogo. Il cuore del progetto risiede nell’esperienza che i giovani possono acquisire dalla convivenza nello Studentato. Nonostante provengano da aree in conflitto, condividono gli obiettivi e lo spirito proposti dall’Associazione.

Allo Studentato i partecipanti seguono corsi universitari sui temi dei diritti umani, la risoluzione dei conflitti, dialogo interculturale, diplomazia, progetti sociali e sostenibilità ambientale. La loro formazione di alto livello servirà, una volta tornati nei loro paesi d’origine, a innescare azioni concrete per favorire la pace e il dialogo.

A Rondine ho avuto la possibilità di conoscere Adam del popolo ceceno, Lala del popolo azerbaijano , Lina del popolo palestinese e tanti altri. Ognuno di loro ha un conflitto da raccontare, una famiglia che li aspetta nel proprio paese che a volte condivide la loro scelta altre volte no. E in quei paesi ritorneranno e racconteranno di due anni trascorsi in Italia, e cercheranno di attivare processi di pace e convivenza nelle differenze . Oggi mi chiedo quale sarà il ricordo che porteranno con loro dell’Italia, di questa Italia 2017.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*