LAMPEDUSA una brutta storia

di Gianguido Palumbo

La vicenda politica di Lampedusa ci interessa molto sia per la carica simbolica che l’Isola siciliana ormai ha acquisito al livello nazionale e internazionale sia per gli effetti che avranno i risultati elettorali sulla questione dell’Immigrazione  in loco e nelle politiche nazionali e forse anche europee.

La ex Sindaca Giusi Nicolini, da poco entrata nella nuova Segreteria Nazionale del PD, una delle sindache più famose del mondo, premiata anche dall’UNESCO, portata pochi mesi fa dal Presidente del Consiglio Renzi all’incontro con Obama assieme ad Armani, Benigni e Sorrentino e la Cristoforetti, paladina europea dell’accoglienza Migranti, non è stata rieletta, battuta sia dal nuovo eletto ( 41% voti ) Martello ( di una componente PD )  ed anche da un giovane del M5S. E’ arrivata quindi terza, distaccata di molti punti : non è stata considerata dalla maggioranza dei cittadini Lampedusani un buona sindaca tale da essere rieletta. Su circa 4.500 cittadini votanti le hanno ridato  fiducia meno di 1000 persone contro gli oltre 1600 voti per il nuovo Sindaco che lo era già stato per due volte consecutive dal 1993 al 2002 per il PDS Partito Democratico di Sinistra. Dal 2002 al 2012 erano stati sindaci due esponenti del Centro Destra e infine nel 2012 l’esponente di Lega Ambiente Giusi Nicolini era diventata Sindaca.

Cosa è successo in questo 2017 e forse anche prima e perché ci interessa ?

Pochi giorni prima del voto anche l’ormai famoso medico Bartolo ( uno dei protagonisti del film premiatissimo Fuocoammare ) aveva dichiarato che lui Giusy Nicolini non l’avrebbe votata perché non era stata una buona sindaca, ed aveva stupito molti in Italia ( ma forse non a Lampedusa ): Bartolo era già stato assessore anni prima per il Sindaco di Centro Destra !

La medesima Nicolini circa un mese prima si era lamentata che il PD siciliano la stesse abbandonando e quindi avrebbe partecipato con una lista civica. Poi, poche settimane prima del voto era arrivata la nomina alla Direzione Nazionale del PD. Il suo rapporto con il PD siciliano non è mai stato buono tanto che nel 2014 per le Elezioni Europee il PD nazionale la propose come capolista ma alla fine il Partito regionale non accettò questa proposta e impose un’altra candidata e la Sindaca non diventò eurodeputata.

Il Signor Martello ( uno dei referenti dei Pescatori Lampedusani e proprietario di alcune strutture turistiche ) suo avversario  di partito, oggi Sindaco, era ed è parte di un’altra ala del PD isolano.

Ma erano mesi ed anni che Giusi Nicolini era accusata da alcuni in Sicilia e in Italia di essere troppo attenta alle politiche nazionali ed internazionali e poco alla gestione dell’Isola. Eppure questa grave contraddizione possibile e forse vera, fra le capacità di G. Nicolini come promotrice di politiche dell’accoglienza e le inadempienze eventuali come sindaca quotidiana era stata sottovalutata e sottaciuta fino al voto di domenica 11 giugno.

Il film Fuocoammare di Rosi, pluripremiato nel 2015 e 2016, è stato osannato in Italia, in Europa e nel Mondo, sempre affiancato sia dalla figura del medico Bartolo ( di cui non tutti in Sicilia ed anche a Lampedusa parlano tanto bene ) ma anche da quella della Sindaca Nicolini. Oggi però Bartolo è diventato  un supporter ( e forse assessore ) del nuovo Sindaco Martello, le cui prime dichiarazioni pubbliche fanno una certa impressione e sembrano riportare l’Isola ai tempi precedenti alla gestione Nicolini quando sindaci erano stati esponenti di Forza Italia e della Lega: ma lui era ed è ancora del PD !

«Giusy Nicolini è una Ladra di medaglie».

“Se non c’è una emergenza perché continuano a portare migranti a Lampedusa, anziché sulla terra ferma, da Porto Empedocle a Pozzallo o Augusta? E’ arrivato il momento della chiarezza».

«Adesso sul piano dell’accoglienza, o meglio dell’organizzazione dell’accoglienza, deve cambiare tutto».

«Non ne possiamo più di vedere sciamare i migranti ovunque. Debbono dirci se da quel Centro si può entrare o uscire senza problemi. Stabiliamo le regole. Si dica se reti metalliche e poliziotti servono solo per non fare entrare i lampedusani nel Centro accoglienza».

«Le nostre braccia restano aperte, ma vogliamo prima sapere quali sono le regole date: quanti ne possono arrivare, quanto tempo debbono restare, dove debbono stare».

 

E’ proprio una brutta storia politica, sociale e personale quella delle Elezioni comunali a Lampedusa.

In queste righe non esprimo giudizi politici articolati ma una riflessione amara sulla relazione fra la Politica, il Governo di una Comunità, la Cultura, la Società e le Relazioni internazionali.

E’ necessario ragionare su questo evento perché assume un valore, un significato extra locale e avrà degli effetti non solo nell’isola e sui 6 mila abitanti ma anche sulle vicende politiche nazionali e in parte sulle relazioni fra Italia ed Europa e Stati Uniti ed anche Libia e Africa per la gestione dei movimenti migratori.

Non essendo io un abitante di Lampedusa non posso giudicare il lavoro di Sindaca svolto da Nicolini nei suoi anni di governo assieme ad una Giunta di cui si parla, scrive molto poco, e questo non è un bene. La vita di un’isola speciale, così lontana anche dalla Sicilia, così vicina alle coste africane, è certamente carica di problemi quotidiani e non solo in relazione all’arrivo dei Migranti ed alla gestione del Centro di Identificazione. La gestione del Turismo, la Sanità, la Scuola, la vita economica e sociale, la Pesca, la gestione del Territorio e dell’Ambiente. Tutti aspetti che un Sindaco deve affrontare al meglio mentre gestisce un grande problema come quello dell’Immigrazione e delle Emergenze. Abbiamo seguito tante iniziative importanti e significative che si sono svolte a Lampedusa negli ultimi anni soprattutto sul fronte socioculturale : Convegni nazionali; la nascita di un nucleo di Museo dell’Immigrazione ( ma anche lì polemiche intestine ), la nascita di un Festival SAIBIR in occasione della memoria del 3 ottobre 2013 ( con la morte di quasi 400 migranti ) ma anche in quel caso polemiche; la creazione di una Biblioteca che non esisteva; la realizzazione di un Campo di Calcio con impianto sportivo; l’arrivo persino di un Pianoforte prima inesistente per promuovere la musica.

Insomma in questi anni Lampedusa è stata al centro di attenzioni mondiali, nazionali, siciliane e probabilmente la sua vita e non solo la sua nomea sono migliorate, e anche grazie a Giusi Nicolini la sensibilità nazionale ed europea sul fronte delle Migrazioni è in parte maturata. Ma ciò sembra che non abbia provocato la maturazione effettiva della coscienza, della cultura di 6000 persone abitanti dell’Isola.  Probabilmente andavano e vanno coinvolti quotidianamente molto di più proprio per evitare che un film quasi Premio Oscar, un Festival con ospiti internazionali, un Convegno di alto livello, rimangano eventi isolati nell’isola, quasi sopportati e al massimo sfruttati ( hotel, ristoranti, passeggiate in barca, noleggio auto e moto, affitto case ) e non nascano o entrino nella testa e nel corpo di quelle 6000 cittadini isolani,  mentre migliaia di disperati approdano nell’isola e dopo pochi giorni o mesi vengono trasferiti nei diversi Centri di Accoglienza ( o meno ) della Sicilia e di tutta Italia.  La Cultura, la Comunicazione, la Politica devono far parte di un processo di partecipazione e maturazione collettiva soprattutto di una Comunità isolata. Altrimenti alla prima occasione si vota chi offre di più, in tutti i sensi…….e i Migranti continuano a partire, a morire, a passare.  Suggerisco a Giusi Nicolini ed al PD nazionale di provare ad impegnarsi tanto sulle Politiche Nazionali ed europee per le Migrazioni dignitose e la Convivenza Civile in un’Italia Interetnica, a partire dalle esperienze positive ed anche negative maturate a Lampedusa : e per primo impegno facciano di tutto per votare al Senato la nuova Legge sulla Cittadinanza con lo IusSoli per i figli-e di cittadini “stranieri-immigrati”.

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