Milano dopo la marcia dei Centomila

di Ambrogio Manenti  ( da Milano ).

Mercoledì 24 maggio,  pochi giorni dopo la manifestazione a favore dei Migranti di sabato scorso con oltre centomila persone, si è tenuto a Milano, all’ Università Statale, il convegno dal titolo: “Accogliere emergenze, promuovere diritti”, organizzato da Souq Centro Studi Sofferenza Urbana della Casa della Carità.

Il convegno ha promosso una riflessione sul tema dell’immigrazione e voluto sostenere la campagna “Ero straniero – L’umanita’ che fa bene” che mira a superare la legge Bossi-Fini con un’iniziativa popolare (50,000 firme da raccogliere in 6 mesi) centrata su accoglienza, lavoro e inclusione. Durante la mattinata si sono succeduti vari interventi introduttivi, una lectio magistralis di Filippo Grandi e una tavola rotonda.

Pierfrancesco Maiorino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, ha sottolineato che parlando di immigrazione trattiamo di persone e occorre scommettere sulla speranza invece che sulla paura rilanciando un’iniziativa politica.

Benedetto Saraceno, direttore di Souq, ha messo in guardia contro chi distorce i dati reali e semplifica le soluzioni. Ha proposto di combattere la disinformazione sui bisogni, sui costi, sui rischi, etc; di attivare un tavolo di discussione con tutti interagendo alla pari con la politica e di costruire alleanze.

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha analizzato il problema attraverso la sua esperienza professionale con i rifugiati nel mondo sottolineando che la protezione dei rifugiati è un valore universale e che l’esilio e l’esodo sono fenomeni presenti nelle tre religioni monoteiste. Lo straniero e il migrante non sono una minaccia ma un valore…nessun rifugiato vuole esserlo. Si èchiesto come salvaguardare il valore dell’accoglienza, come metterlo in pratica.

I Rifugiati scappati da guerre e persecuzioni nel mondo sono 65 milioni. Il 90% migrano in paesi poveri e di reddito medio (es. Kenia, Equador, Messico, Turchia). E spesso alle guerre si aggiungono le carestie (es. Somalia, Temen, Nigeria, Sud Sudan).

La situazione degli immigrati in Italia è il segno visibile del fallimento dell’Europa nella distribuzione delle responsabilità.

I Rifugiati e i Migranti generano paure comprensibili legate alla sicurezza, alla ipotetica perdita della prosperità e ai differenti valori. E allora occorre saper parlare alle paure.

Ecco alcuni possibili suggerimenti per migliorare la situazione:

  1. Salvare chi fugge come imperativo umano più importante.
  2. Affrontare le cause e migliorare la connessione tra pace, sviluppo e diritti (es. dare risorse alla Libia non unicamente per blindare militarmente le frontiere ma anche per migliorare l’accoglienza).
  3. Promuovere corridoi umanitari utilizzando anche ONG e privati (es. modello canadese).
  4. Applicare la convenzione di Ginevra sui rifugiati e le recenti dichiarazioni sulla responsabilità internazionale nell’affrontare il problema.
  5. Rivedere il ruolo dell’Europa dove si è consumato un fallimento (es. nel 2015 si era deciso che 160.000 profughi dovevano essere collocati nei vari paesi ma solo 10.000 sono stati accettati dopo 2 anni)
  6. Migliorare l’assistenza che deve essere collettiva e battersi per le quote obbligatorie in Europa dando sanzioni a chi non le rispetta.
  7. Avviare rapidi processi di integrazione (es. Canada con la costituzione del soggetto “Neocanadian”).

Alla fine del Convegno si è svolta una tavola rotonda e Guido Viale, sociologo e saggista, ha sottolineato la mancanza di coscienza sul degrado ambientale che provoca migrazioni e sulla responsabilità dell’Europa ed ha criticato le differenze tra profughi e migranti in quanto entrambi fuggono da territori invivibili.

Gianni Tognoni, presidente del Tribunale dei Popoli, ha sostenuto che “gli umani sono umani” e dovrebbero usufruire di un quadro di diritti ma l’economia è autonoma dalla cultura dei diritti ed è correlata agli interessi di guerra. Occorre considerare l’importanza della carta dei diritti umani che tratta appunto di umani che in quanto tali sono uguali gli uni agli altri.

Il convegno si inseriva all’interno delle iniziative organizzate dalla Casa della Carità per sostenere la campagna “Ero straniero “- L’umanità che fa bene” promossa da Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto e CILD.

 

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