Musica Bene Comune

a cura della REDAZIONE

Un primo incontro con Manuela Litro, presidente dell’associazione MusicaBeneComune di Roma.

Originaria di Genova, ha studiato al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e poi a quello di Santa Cecilia a Roma ed è diplomata in canto lirico e teatro musicale. Concertista con il gruppo “Ring Around Quartet”, ensemble vocale di polifonia rinascimentale, si esibisce nelle principali stagioni di musica da camera e festival di musica antica.  Ideatrice e curatrice del progetto Carillon – musica per prevenire e contrastare fenomeni di disagio giovanile – del MIUR Ministero Pubblica Istruzione in collaborazione con il Conservatorio Santa Cecilia, è anche direttrice del coro multietnico Manin, che si è esibito più volte alla Rai ed in cerimonie ufficiali al Quirinale. E’ Presidente dell’associazione Musica Bene Comune e Membro del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico nella scuola italiana – Referente Artistico Lazio Sistema Abreu in Italia.

Sabato 27 maggio a Roma all’ex Mattatoio – Città dell’Altra Economia , si è svolta la prima Festa della MusicaBeneComune con un centinaio di bambini-e musicisti e cantanti di diversi gruppi musicali di Roma e di Pesaro. Il programma prevedeva l’esecuzione di brani classici della tradizione europea e una canzone finale eseguita da tutti , orchestra e coro, con soliste due giovani africane cantanti, Angel e Precious, ospiti del Centro per Rifugiate Lilith (per sole donne), grazie alla collaborazione  dell’assoc pesarese Libera Musica. La canzone che ha coinvolto tutto il pubblico era stata scelta per le ragazze dalla tradizione musicale della popolazione sudafricana Zulu .

Gli Zulu (o Zulù) sono un gruppo etnico africano che appartiene alla ben più ampia nazione Ngoni. Gli Zulu sono circa 11 milioni e si trovano principalmente nell’area della provincia di KwaZulu-Natal in Sudafrica. Parlano lo isiZulu, una lingua bantu appartenente al sottogruppo nguni. Il loro nome deriva da amazulu, che in isiZulu significa “gente del cielo”.

Il 10 giugno a Pesaro avverrà un altro concerto con la partecipazione degli stessi giovanissimi musicisti romani e pesaresi coordinati dall’associazione MusicaBeneComune.

MONDITAreview ha incontrato la Presidente per conoscere la storia e i programmi di questa associazione ed ecco alcuni passaggi dell’ intervista.

La Musica dovrebbe essere un Diritto Umano come l’acqua, l’aria, il cibo. La Musica fa bene. Non può essere considerata e vissuta solamente come un di più, un divertimento o passatempo o una espressione artistica d’elite. La Musica porta benefici, aiuta le connessioni cerebrali, aiuta gli handicap, e, come già il grande studioso medico otorinolaringoiatra francese Tomatis, fra gli anni ’60 e i ’90 ha dimostrato, il suono e la musica hanno un ruolo fondamentale rigenerativo del cervello umano, come una dinamo, e una relazione diretta e fortissima con il linguaggio. Recentemente anche studi neuro scientifici hanno ampiamente dimostrato con esami clinici questi benefici. La Musica è da coltivare anche per migliorare anche le relazioni interpersonali. La Musica sviluppa l’autostima personale e serve a risvegliare la sensibilità nel coltivare valori etici ed estetici che sono legati alla pratica musicale. I nostri progetti sono strutturati in modo che i giovani imparino ad aiutarsi reciprocamente per raggiungere un obiettivo comune, perché nel coro o in orchestra ognuno ha il suo spazio ed ogni singolo contributo è fondamentale per la realizzazione finale. Un’Orchestra e un Coro sono molto di più che strutture artistiche: sono esempi, modelli e scuole di vita sociale. Cantare e suonare insieme significa coesistere intimamente e profondamente, condividere una grande emozione e un ideale di bellezza generato dall’armonia della musica. Allo stesso tempo la pratica della musica d’assieme richiede un rigore e una disciplina di cooperazione che creano uno spirito di solidarietà e fratellanza.

L’Associazione MusicaBeneComune è nata nel 2016 per l’insegnamento della Musica come fattore di evoluzione sociale e di crescita individuale, senza distinzioni sociali, etniche o di diverse abilità.

In particolare MBC si concentra sul fare musica insieme, attività portatrice di valori che stanno alla base del vivere civile. L’arte e la musica nei nostri progetti sono uno strumento per far vivere ai giovani un modello di società inclusiva, unitamente a un eccellente percorso artistico musicale che permette di avere risultati sorprendenti già dalla prima lezione.

Il nome dell’associazione MBC è nato dalla mia tesi sul Management Musicale e da un convegno del Ministero della Pubblica Istruzione “Musica e bene comune”. La tesi l’ho intitolata più sinteticamente proprio MusicaBeneComune e poi l’ho proposta come denominazione della nostra associazione nel 2016 che ho fondato assieme alla mia amica e collega Francesca Pellifroni, musicista (pianista e fagottista ) e insegnante milanese di origine, e con la giovane violinista venezuelana Karen Velazquez che ha iniziato con il grande Maestro venezuelano Abreu.

El Sistema (“Il Sistema”) è un modello didattico musicale, ideato e promosso in Venezuela da José Antonio Abreu, che consiste in un sistema di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini di tutti i ceti sociali. Questo sistema didattico ed educativo è gestito e promosso da una fondazione, la Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela (FESNOJIV). Si tratta di un ente statale venezuelano che si occupa della gestione e promozione di oltre 125 orchestre e cori giovanili, 30 orchestre sinfoniche e dell’educazione di oltre 350.000 studenti in 180 nuclei operativi sul territorio venezuelano.

“L’associazione MBC è nata da poco più di un anno ma la mia attività sociale, oltre a quella di musicista professionista, è iniziata nel 2011 prima dell’associazione MBC, nel quartiere Esquilino dietro Piazza Vittorio nella Scuola Manin dove c’era e c’è una forte presenza di figli di immigrati stranieri. Era un progetto contro il Bullismo : 3 anni ( 2011-2013 ) in 3°-4°-5° Elementare. La proposta di realizzare Musica di insieme con strumenti e voci ha provocato la diminuzione netta del bullismo oltre agli altri effetti benefici culturali per i bambini-e che hanno partecipato. Proprio il fare Musica insieme, coesistendo, respirando insieme, aiutandosi, non essendo competitivi per un obiettivo comune musicale, era ed è la base del successo pedagogico educativo. Successo raggiunto anche grazie ad una Dirigenza Scolastica illuminata che ha sempre lasciato a disposizione i locali della scuola ed all’ Associazione dei Genitori , di diverse origini, che era attiva e straordinaria, con i figli che si scambiano tradizioni e competenze non solo musicali. E l’associazione MBC è nata all’inizio del 2016 proprio con nuove attività in questa Scuola Manin dell’Esquilino.

Nell’anno scolastico 2016-7 abbiamo realizzato ben 11 eventi musicali con bambini-e , ad un livello musicale alto e riconosciuto da importanti istituzioni, sempre mantenendo fermo il principio della gratuità dei corsi e dove non abbiamo trovato finanziamento o sponsor abbiamo chiesto un piccolo contributo volontario alle famiglie.

Nel 2017-18 attiveremo un Progetto speciale di cui sono molto felice ed orgogliosa : grazie alla vittoria di un Bando del MIUR Ministero Istruzione promosso per le zone terremotate, organizzeremo nel territorio del Cratere Sismico di Amatrice  la creazione ex novo di un Coro di voci bianche e mani bianche ed un’ Orchestra di violini più altri strumenti, coinvolgendo studenti giovanissimi e giovani dalle Scuole Materne alle Superiori, in collaborazione con le Istituzioni Musicali della zona per passare il testimone della metodologia didattica e della pedagogia musicale.

Infine, se MONDITA ci proponesse di far nascere un altro progetto pilota con un gruppo di Minori stranieri non accompagnati con i quali valorizzare competenze musicali strumentali e vocali ed anche di danza, saremmo pronti ad affrontare questa nuova sfida in cui la MusicaBeneComune sia strumento di promozione della multietnicità e dell’intercultura italiana.”

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