Portateli a casa tua : FATTO !

di Cinzia Sabbatini.

Questa è la frase che spesso si sente dire chi cerca di sostenere l’importanza degli immigrati come risorsa da molte persone che invece sono preoccupate dalla realtà multietnica che sicuramente è complessa. In genere mi ha sempre fatto arrabbiare perché sembra che l’accoglienza dell’altro di cultura diversa debba essere un fatto personale o privato mentre secondo me è una dimensione che coinvolge tutti, alla quale tutti in un modo o nell’altro dobbiamo adattarci e imparare a convivere nel modo migliore. Che sia giusto o sbagliato dire così comunque l’esperienza di confrontare la propria vita a stretto contatto, visto che si parla di casa, l’ambiente in cui ci si vuole sentire a proprio agio, con una persona di cultura diversa è indubbiamente una forte sfida alle proprie abitudini che si devono necessariamente confrontare con usi e mentalità diverse. Per me che sono formatrice interculturale è la sfida della mia vita, quella di mettermi sempre in discussione con la diversità . All’inizio il confronto sembra difficile, è dura riconoscere che il mio quadro di riferimento culturale non è universale, il migliore per tutti, che esiste un punto di vista diverso, e che se voglio entrare in relazione con una persona devo cercare prima di capire quello dell’altro e poi trovare una via di incontro. Ma poi mi sono sempre accorta che ne valeva la pena perché questo scontro/ incontro è sempre diventato un arricchimento reciproco e l’ho sempre ricercato come una grande opportunità di crescita personale e professionale. La cosa si fa più difficile specialmente quando non si è da soli ma si è una famiglia, fatta di persone anch’ esse diverse una dall’altra con un proprio carattere e abitudini. La sfida di “Refugees welcome” è proprio questa: un modello di accoglienza basato sulla promozione dell’ospitalità in famiglia per conoscersi, superare pregiudizi e costruire insieme una società attiva, inclusiva e solidale. In questi tempi di intolleranza, di sofferta battaglia per valori come l’accoglienza delle diversità è quella che ho voluto cogliere insieme alla mia famiglia da sempre abituata a avere come amici persone di culture diverse e a vederle come risorsa. Una sfida al muro di paura e di diffidenza che sta diventando sempre più spesso , che sta rovinando il nostro paese che aveva come valori di base proprio l’accoglienza e la solidarietà. E invece è proprio questa che vogliamo testimoniare a tutti i nostri amici, parenti e colleghi, un’accoglienza e solidarietà fatta di cose semplici , della vita di tutti i giorni, facile o difficile, della condivisione dei nostri spazi che si restringono un po’ ma che si allargano ad una ricchezza più grande che è quella di ricevere le risorse di una persona di cultura diversa: scambiarci le nostre esperienze , le nostre lingue, i nostri piatti …Da questa settimana M. sarà con noi , avrà uno spazio nella nostra casa e famiglia e comunque sarà un successo ! Sarà il nostro regalo di Natale per viverlo in modo autentico!

Per chi è interessato ci vediamo all’incontro di presentazione del progetto di Refugees Welcome giovedì 13 dicembre alle 19 presso la sede della Fondazione Intercammini a ROMA info : www.intercammini.org; segreteriaintercammini@gmail.com

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