QUO VADIS ?

Gianguido Palumbo

Disagio, malessere, incertezza, angoscia: non so voi ma io non so più cosa pensare, cosa fare di fronte a un Mondo che esplode e implode nello stesso tempo (come la Roma Imperiale disfatta di Nerone ?).

Non so più perché scrivere, per chi scrivere.

Il Popolo Kurdo da alcuni giorni è ridiventato oggetto di ammirazione, solidarietà, mobilitazione sia in Italia che all’estero: è giusto, è necessario soprattutto per la particolarità della storia di quel popolo e il ruolo determinante delle giovani Donne combattenti.

Ma….ci siamo abituati velocemente al dramma del Popolo Siriano e dei milioni di profughi nel sud della Turchia, ci siamo dimenticati velocemente anche del dramma sociale del Popolo Venezuelano, ma anche di quello Argentino, di quello Brasiliano e degli Indios dell’Amazzonia, non stiamo reagendo a ciò che succede proprio in questi giorni anche al Popolo Equadoregno e da anni al Popolo Colombiano, delle nuove crisi drammatiche in Centro America ( in Guatemala, in Salvador ) e nello stesso tempo stiamo ormai dando per scontata la situazione del Popolo Palestinese, del Popolo Afgano di nuovo ostaggio dei Talebani, dei Rohingya segregati in Birmania, dei Tibetani in Nepal, e intanto continuano a marcire ed essere violentate migliaia di persone Migranti nella Libia spappolata dalla guerra interna, e sicuramente dimentichiamo altri Popoli o Comunità in grandi difficoltà in Africa a causa di guerre locali e crisi di siccità o sociopolitiche. Ma….anche in Europa e non solo aumentano i Poveri, i senza lavoro e i senza tetto e la crisi economica mondiale iniziata nel 2008, che sembrava quasi superata dopo 10 anni, in verità sta riprendendo forza provocando ulteriori disuguaglianze sociali nei “nostri” Paesi Occidentali, mentre si aggrava la crisi ambientale per affrontare davvero la quale non abbiamo più tanto tempo a disposizione per convincere Governi e Aziende a modificare strategie e azioni e provare a migliorare la situazione mondiale e locale. Ancora l’Unione Europea non dà segnali chiari di cambi di rotta e fra un anno appena negli Usa Trump rischia di essere rieletto Presidente, in Russia Putin non ha problemi, in Turchia Erdogan che sembrava indebolito dalle ultime elezioni sta reagendo con una nuova guerra, in India Modi prosegue fra una seduta di Yoga e un’altra a reprimere le opposizioni soprattutto giovanili, e la Cina continua la sua corsa per una leadership mondiale ovunque.

Potrei raccontare “il mondo” attuale in modo diverso ma la Comunicazione Totale in tempo reale, pubblica e privata, fra articoli, foto, video, programmi, documentari, reportage, ci sbatte sempre più in faccia ogni giorno, ogni istante mille verità nazionali e internazionali che ci bloccano sulle sedie degli uffici, delle case, dei tram, delle auto, dei treni, degli aerei, provocando oltre alle angosce, ai sensi di colpa, un terribile senso di IMPOTENZA, con relativo effetto di paralisi.

Cosa pensare, cosa dire, cosa fare e con chi?

E’sempre più difficile capire questo Mondo, interpretarlo, orientarsi, controllare le ansie che si accumulano e superare mille dubbi. Eppure non si può rimanere zitti, fermi, immobili, paralizzati per sempre o per un po’, a bocca aperta o a bocca chiusa e contratta, con lo stomaco bloccato, la testa che gira a vuoto: si rischia di implodere davvero. In qualche modo bisogna rischiare, una parola, un gesto, un’azione, da soli/e o con altri/e: ammettere e condividere l’angoscia (che è già un bene) e poi affrontare la realtà.

Buona reazione a tutti/e.

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