Rifugiati e/o Cittadini

di Gianguido Palumbo.

Dal 2001 il 20 giugno di ogni anno si celebra in tutto il mondo come La Giornata internazionale del Rifugiato. Ed anche in Italia da anni in molte città viene ricordata con diverse iniziative sia istituzionali che sociali e culturali.

Il 15 giugno al Senato si è svolta la prima seduta d’aula per discutere della approvazione della nuova Legge sulla Cittadinanza per i figli di “stranieri d’Italia”, nati o cresciuti in questo Paese. A fine mese si svolgerà una nuova seduta d’aula per approvare definitivamente la Legge o respingerla dopo che un anno fa era già stata approvata alla Camera.

Rifugiati da una parte e nuovi Cittadini dall’altra : comunque “stranieri”, “immigrati”, “migranti”, grandi, piccoli, minorenni, maggiorenni, maschi e femmine ?

Volutamente vi proponiamo una riflessione su questo affiancamento che sembra una forzatura o addirittura un errore di visione e di analisi.

La Giornata Internazionale del o dei Rifugiati  è stata indetta dalle Nazioni Unite e celebrata il 20 giugno per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Venne celebrata per la prima volta il 20 giugno 2001, nel 50° anniversario della suddetta Convenzione.

Quest’anno 2017 “Per celebrare la Giornata, l’UNHCR ha lanciato la campagna #WithRefugees che durerà fino al 19 settembre ed ha come obiettivo quello di far conoscere i Rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze. Molti attori e personaggi pubblici stanno partecipando alla campagna inviando messaggi e foto con lo slogan #WithRefugees. Lo scopo della campagna consiste nel mostrare ai leader mondiali che i cittadini sono dalla parte dei rifugiati e vogliono inviare un messaggio ai governi affinché collaborino per migliorare le loro condizioni.

La petizione #WithRefugees verrà presentata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 19 settembre e consisterà in una serie di richieste rivolte ai governi: garantire che ogni bambino rifugiato possa accedere all’istruzione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere e garantire che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità.

Diversi eventi sono stati organizzati nel mondo per celebrare la Giornata:  a Palazzo di Vetro è in corso una mostra sul tema   e in Italia molteplici iniziative si tengono nella settimana tra il 13 e il 20 giugno. Per accedere al video promozionale della campagna #WithRefugees visitate il sito http://www.onuitalia.it/20-giugno-giornata-mondiale-del-rifugiato/.”

 

Ormai sono anni che in Italia si discute e ci si scontra su come o se accogliere i Migranti che arrivano soprattutto dal mare ( e non solo ) e su chi ha il diritto in quanto Rifugiato o Profugo e su come tale diritto debba tradursi in pratiche di accoglienza e assistenza dignitose e su quali siano le prospettive oltre l’accoglienza e quindi sui progetti di cosiddetta “integrazione”. Si tratta negli ultimi anni di circa 150mila-200mila persone che arrivano dall’Africa e dal MedioOriente, di età diverse, uomini e donne, ed anche bambini e adolescenti (cosiddetti Minori “accompagnati o meno) con parenti o senza.

Mentre continuano i dibattiti, gli scontri, le polemiche, le accuse reciproche sia in Italia che fra Italia ed altri Paesi Europei e la stessa UE, mentre si investono molti fondi pubblici per questa accoglienza e assistenza su tutto il territorio nazionale con alcuni miglioramenti ma ancora troppe contraddizioni sprechi, corruzioni, inefficienze, sfruttamenti, nel frattempo dopo anni di tentativi e di altre discussioni nella società e in Parlamento finalmente si sta arrivando alla approvazione o meno della nuova Legge sulla Cittadinanza per i figli di genitori stranieri o arrivati da piccoli, uno Ius Soli moderato con diversi limiti.

Si calcola che se fosse approvata diventerebbero automaticamente Cittadini Italiani circa 650mila figli nati in Italia da genitori con permesso di soggiorno permanente o prolungato, più altri 150mila circa nati all’estero ma arrivati in Italia entro i loro 12 anni di età con almeno 5 anni di frequentazione continuata di una Scuola pubblica : per un totale di circa 800mila bambini e adolescenti nuovi Italiani-e. Ogni anno dal 2018 a questi primi si aggiungerebbero circa 60mila altri minori, di cui 45mila nati in Italia e 15mila nati all’estero.

Queste due importanti e diverse realtà italiane della Migrazione, i circa 200mila adulti e bambini che arrivano e vengono in maggioranza poi considerati Rifugiati e i circa 800mila Figli di chi già da anni vive in Italia, fanno comunque parte integrante del grande tema della Società Multi Etnica Italiana da far maturare, da considerare in tutti i suoi aspetti problematici e potenziali: se e come accogliere e assistere ogni anno migliaia di Persone che ne hanno bisogno e diritto, se e come riconoscere ogni anno altre migliaia di altre Persone giovanissime che hanno altri bisogni e altri diritti come Cittadini reali.

Non è facile e scontato né accogliere, né essere accolti, né riconoscere né essere riconosciuti : ma è possibile, è necessario, è inevitabile, in Italia ancor di più che in altri Paesi.

Speriamo che la Legge sia approvata e ben applicata e vissuta.

Speriamo anche che una nuova Legge sull’Immigrazione ( al posto e migliore dell’attuale Bossi Fini ) sia elaborata e approvata quanto prima.

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