Trieste Film Festival 2017

di Mariangela Matonte  – GeoMovies .

Trieste “mediatrice di culture”, Trieste città simbolo della divisione post-bellica, cuore della tradizione mitteleuropea, centro di incontro e confronto fra le due anime dell’Europa lacerate dalla Cortina di ferro.

Trieste non ha mai dismesso la sua vocazione di città-ponte tra le diverse culture europee, non ha mai smesso di essere un “porto franco” di popoli, un luogo in cui confluiscono, mescolandosi fra loro, le contaminazioni artistiche delle “due Europe”.

Trieste, crocevia tra Est e Ovest, tra Europa Centrale e Mediterraneo. Trieste fucina d’Arte.

Amalgama multiculturale e multietnica per eccellenza, Trieste ha dato un contributo fondamentale alla nascita del Cinema europeo irrorando la grande tradizione della cinematografia occidentale di linfa creativa dell’Est europeo, fino a lambire l’Asia centrale.

È il TRIESTE FILM FESTIVAL, www.triestefilmfestival.it , primo e unico festival italiano dedicato al cinema centro-orientale a potersi intestare questo merito. Nato alla vigilia del grande cambiamento, della caduta del Muro, della nascita dell’Europa post Guerra fredda, il TFF, grazie alla lungimiranza della Associazione Alpe Adria Cinema, promuove una cinematografia tra le più originali del panorama europeo, presentando al pubblico italiano opere ed autori spesso ancora sconosciuti o poco noti.

Giunto alla sua 28esima edizione il TRIESTE FILM FESTIVAL ci attende dal 20 al 29 gennaio con film, documentari e cortometraggi espressione di una cinematografia tra le più originali e innovative del panorama europeo. Anche se dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, il festival offre un importante momento alle produzioni italiane con il Premio Corso Salani, ideato per favorire l’accesso del nostro cinema alla distribuzione internazionale.

È dedicata al cinema rumeno la rassegna Nuovo Cinema edizione 2017 del TFF con il cineasta Cristi Puiu vincitore nel 2006 con The Death of Mr Lazanescu, che lo ha consacrato come figura di spicco della nascente Nouvelle Vague rumena. Undici anni dopo, Puiu presenta Sieranevada, già celebrato all’ultima edizione del Festival di Cannes.

L’Omaggio del TFF 2017 va a Vitalij Manskij documentarista russo di fama internazionale, già consacrato vincitore della scorsa edizione con il documentario Under the Sun.

Otto le opere proiettate in questa rassegna dedicata all’artista russo: Cuts of Another War, Bliss, Private Chronicles, Monologue, Broadway, Black Sea, Gagarin’s Pioneers, Our Motherland, Virginity, Patria o muerte.

A chiudere la presenza di Vitalij Manskij al TFF l’atteso Close Relations, un viaggio “storico” nel suo Paese natio, l’Ucraina, per capire cosa è successo e cosa può ancora succedere nel conflitto russo-ucraino.   Da www.geomovies.it di M.Matonte a MONDITA review.