Un 2 novembre per i Morti Migranti

in memoria dei 1.500 migranti morti nel mediterraneo nel 2021

di Gianguido Palumbo

Oggi 2 novembre 2021 “Festa” dei Morti: quali?

Certamente in ricordo ed onore dei quasi 150mila morti solo in Italia per e con il COVID negli ultimi due anni!

Eppure oggi vorrei dedicare questa giornata particolare ai quasi 1.500 morti migranti nel Mediterraneo di quest’anno, più del doppio di quelli del 2020!
Morti quasi sempre dispersi, rimasti in mare, senza sepolture e addii dei loro familiari e conoscenti.

Ci stiamo sempre più abituando a questi numeri, a questo inaccettabile omicidio collettivo di uomini, donne e bambini provenienti dall’Africa e dall’Asia.

Alla Festa del Cinema di Roma di metà ottobre è stato premiato dal pubblico il docu-film MEDITERRANEO dello spagnolo Marcel Barrena sulla storia della nave ONG OpenArms: una magrissima consolazione che indica ancora una volta in questi anni come l’arte, il cinema, la letteratura, il teatro e la musica, siano almeno loro molto più sensibili al tema delle Migrazioni rispetto ai Governi europei. E’ indubbio che questi ultimi non siano tutti uguali, ed è vero che recentemente ben 12 Paesi UE avevano chiesto finanziamenti per realizzare Muri di protezione dall’Immigrazione irregolare e la Presidente Van-Der-Leyen ha risposto seccamente a tale folle richiesta, ma è altrettanto vero che alcuni Governi, in particolare quello italiano, stanno cercando di ottenere modifiche alle Politiche di Immigrazione dell’UE. Ma ad oggi, pur in presenza di un grande Piano europeo di “rinascita” post covid con una grande massa di finanziamenti, i fondi destinati a migliorare le condizioni di vita, di convivenza nazionale ed europea rispetto all’Immigrazione sono quasi inesistenti, come se il tema dell’Immigrazione e della Società Interetnica NON ESISTESSE e non avesse relazione alcuna con l’Economia, con la Vita Sociale, con la Cultura!

Nel PNRR italiano con i suoi oltre 200 miliardi di euro di investimenti non c’è alcun cenno esplicito al tema della Immigrazione nei suoi diversi aspetti molto concreti di politiche di accoglienza, di regolarizzazione, di lavoro, di sanità, di abitazione.

Tutto ciò mentre continuano ad arrivare mezzi vivi e mezzi morti nuovi migranti via mare ( e via terra ), mentre la Guardia Libica continua a svolgere il suo ambiguissimo lavoro, mentre i profughi afgani sono già dimenticati, Lampedusa è semiabbandonata e le coste Calabre ritornano a diventare meta di sbarchi dopo che una Magistratura anomala ha condannato a 13 anni l’ex sindaco di Riace Lucano, ed infine mentre la cittadinanza al quasi Milione di ragazzi-e figli di immigrati non viene ancora riconosciuta grazie al blocco di qualsiasi Legge Ius Soli possibile, e la Legge principale sull’ Immigrazione è ancora la Bossi-Fini del 2002, quasi venti anni fa!

Il nuovo DOSSIER nazionale IMMIGRAZIONE 2021, presentato a Roma lo scorso 28 ottobre ( www.dossierimmigrazione.it ) dall’IDOS propone ancora una volta un quadro nazionale molto dettagliato e utile che però quest’anno sottolinea la negatività di molti dati e situazioni che dovrebbero invece spingere il Governo Italiano a procedere con azioni, investimenti, modifiche di legge, miglioramento delle condizioni di accoglienza e soprattutto di Vita, di lavoro, di con-vivenza sociale.
Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi e anni in questo periodo che dovrebbe essere di Resilienza e Rinascita nazionale, europea e mondiale…

Intanto però vi propongo di leggere un nuovo libro davvero stra-ordinario che può o dovrebbe servire a tutti/e noi che ci occupiamo in qualche modo di Immigrazione, Inter-etnicità e convivenza, per capire meglio le dinamiche internazionali e nazionali e soprattutto i motivi più profondi, culturali ed antropologici, storici e attuali, delle MIGRAZIONI e così reagire ed agire di conseguenza con più coscienza ed autocoscienza da parte nostra, la parte Bianca, Occidentale, Europea, Italiana.

“QUESTA TERRA E’ LA NOSTRA TERRA- manifesto di un migrante” dello scrittore e giornalista indiano-americano Suketu Metha  www.suketumetha.com (Einaudi 2021 edito in Usa nel 2019).

Io mi occupo di Immigrazione fin dal 1992 ed ho letto decine di libri diversi, italiani e stranieri, ma vi assicuro che dopo 30 anni ormai non avevo ancora letto un testo così efficace, originale, di svolta.

L’autore è un cinquantenne di origine indiana, figlio di immigrati, arrivato in America a 14 anni che è riuscito con volontà, capacità e privilegi, a diventare un giornalista-scrittore e docente di giornalismo. Il libro racconta e dimostra, non solo a partire dalla sua esperienza e quella di tanti altri casi individuali, come nel mondo le Migrazioni non solo siano inevitabili e legittime ma siano il motore dell’Umanità e l’energia vitale della sua speranza di sopravvivenza. Metha mescola sapientemente pagine di storie individuali in giro per il mondo, pagine di analisi socioeconomica e politica internazionale, pagine di analisi statistiche, provocando nel lettore uno shock percettivo e riflessivo davvero forte e inusitato. Soprattutto le riflessioni sul tema dell’IDENTITA’ mi sembrano molto interessanti così come le analisi originali sulle dinamiche migratorie.

Come per ogni problema, in questa strana e contraddittoria ITALIA, l’ignoranza diffusa e il bisogno di Cultura nel senso più ampio e trasversale del termine, richiederebbero che migliaia di Politici nazionali e locali, Dirigenti, Sindacalisti, Volontari, Intellettuali, Professori, uomini e donne impegnati/e anche sinceramente sul fronte dell’Immigrazione e della Interetnicità post Covid, leggessero questo libro prezioso.

BUONA LETTURA.

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