di Gianguido Palumbo.
Immigrati-Stranieri da Accogliere ( per diritto e dovere ), da Assistere ( perché l’accoglienza deve abbinarsi con azioni concrete ), Ammettere ( nel senso di Riconoscere, prendere atto che non può essere altrimenti nel Mondo Contemporaneo e Accettare e far propri con cognizione di causa ).
Mentre il dibattito nazionale sulla Legge di Cittadinanza ai figli di Immigrati, lo IUS SOLI, si è riacceso finalmente con due appelli di intellettuali e personalità diverse e poi con lo sciopero della fame a staffetta promosso da centinaia di Insegnanti che ha coinvolto il Ministro Del Rio, Walter Veltroni e recentemente altre personalità come l’architetto Renzo Piano, sperando noi tutti che negli ultimi giorni disponibili si riesca a votare in Senato con una maggioranza favorevole, mentre succede tutto questo, il Ministro dell’Interno Minniti, molto discusso da mesi, ha reso pubblico il PIANO NAZIONALE DI INTEGRAZIONE PER I TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE.
Sono 33 pagine con premesse generali e 8 Capitoli da leggere attentamente per analizzare pregi e difetti a partire però da i dati di fatto che riassumiamo qui di seguito.
A chi è rivolto questo Piano Nazionale, chi saranno i destinatari ?
In Italia, alla fine del 2016, erano presenti 65.765 IMMIGRATI – STRANIERI titolari di un permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale, (rifugiati e protezione sussidiaria), e al 31 agosto 2017 erano 74.853, per i quali questo Piano prevede “percorsi d’inclusione sociale e integrazione di lungo respiro, con l’obiettivo finale di raggiungere l’autonomia personale”.
Alla tessa data del 31 agosto 2017 sono 196.285 gli STRANIERI IMMIGRATI accolti nel sistema di accoglienza nazionale, la maggior parte richiedenti asilo, per i quali la recente legge 13 Aprile 2017, n.46, al fine di favorire l’integrazione, ha introdotto la possibilità di partecipazione – su base volontaria – alle attività di utilità sociale a favore delle collettività locali. Alla data del 31 agosto 2017 sono accolti nei Centri per Minori n. 18.486 Minori Stranieri non accompagnati.
Nel Piano è precisato che i fondi esistono per realizzare questo programma di attività destinato a quasi 200mila Immigrati “speciali” ( riconosciuti con diritto di protezione internazionale ) e tali fondi cospicui provengono soprattutto da Fondi Europei con l’integrazione di diverse altre fonti nazionali e regionali già esistenti.
Le prime reazioni politiche e sociali sono state abbastanza negative: da parte dei Partiti di Destra e affini ovviamente si accusa di investire milioni di euro per gli Immigrati e non per i tanti Italiani Poveri ; da parte di associazioni e partiti di Sinistra si accusa il Ministro e il Governo di volere obbligare all’Integrazione gli Immigrati rafforzando la teoria e pratica della differenza fra Immigrati “economici” ( chi arriva in Italia e in Europa per cercare lavoro e un’altra vita ) e Immigrati “forzati” ( che scappano da guerre e persecuzioni ).
Da una prima lettura ancora troppo superficiale a me sembra che l’aspetto positivo sia uno sforzo serio di elaborazione e sperimentazione di un Programma Nazionale, in collaborazione con enti territoriali e associazioni e Comunità Locali, per favorire l’inserimento di IMMIGRATI nella Società Italiana e quindi una progressiva Convivenza Civile nella quale ognuno si integri reciprocamente, cittadini attuali e cittadini futuri. Ma come tutti i Piani Nazionali soprattutto in Italia uno dei problemi sarà la sua attuazione, la articolazione territoriale, la concretizzazione quotidiana.
Leggeremo anche noi di MONDITA assoc. con attenzione e invitiamo chi si occupa e si impegna per una Immigrazione dignitosa e una Società Inter Etnica più matura a leggere e a discutere pubblicamente di questa novità, oltre e accanto alla Legge sulla Cittadinanza, agli accordi internazionali con il Nord Africa, alle nuove iniziative di Cooperazione Internazionale, al prossimo Summit Nazionale delle Diaspore in Italia promosso dal Ministero degli Esteri. Buona Lettura. http://www.interno.gov.it/it/servizi-line/documenti/piano-nazionale-dintegrazione-dei-titolari-protezione-internazionale
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