Il Training sulla Relazione Interculturale

di Cinzia Sabbatini.

Si è svolto il 7-8 ottobre a  Ostia-Castelfusano  l’ultimo training sulla Relazione interculturale a cura di InterCammini Fondazione di Roma.

 “L’obiettivo della formazione in comunicazione interculturale sarebbe dunque di suscitare un lavoro di interrogativi, di riflessione su di sé, di presa di coscienza dei propri valori, percorso ben più importante che la conoscenza delle culture, per accedere al riconoscimento dell’altro nei propri valori e  così facilitare relazioni di fiducia.(…) Conviene anche che i professionisti del campo sociale e educativo, portatori e trasmettitori di quelli della società, non trattino le divergenze di valori che essi constatano tra di loro e i loro utenti migranti che dopo aver preso coscienza dei loro propri valori.” (M. Cohen Emerique)

Alcuni commenti finali dall’ultimo training di Ostia:

-“Un’esperienza inaspettatamente profonda in un’atmosfera ed un gruppo eterogeneo che ha reso ancora più bello il cammino”. -“Un tempo di condivisione e ascolto che mi ha dato la possibilità di riscoprire un pochino di me stessa”. -“Prendermi e prenderci del tempo per stare nel presente e in noi è un’occasione speciale”. -“La bellezza della cura che gli altri hanno messo nel guardare dentro ad ogni proposta/stimolo messo a disposizione”. -“Nonostante settimane faticose un corso sabato e domenica mi spaventava invece è stato una carica…”.

Il training è finalizzato  ad analizzare se stessi nella comunicazione interculturale, il cambiamento personale in funzione del rapporto con l’altro. Aiuta a chiarirsi meglio alcuni temi/chiave legati alla dimensione interculturale perché li si incontra/scontra. Oppure è un occasione per toccare con mano (e con la pancia) aspetti teorici studiati o toccati precedentemente in un cammino personale ma anche condiviso liberamente con altri “compagni di cammino”. Il training è una modalità formativa molto autocentrata, esperienziale, dove il partecipante ha a che fare più con se stesso e con gli altri corsisti che con un formatore. infatti il conduttore è più un trainer che porta i partecipanti a fare esperienze e a analizzarle.

Dalla partecipazione al training si porta a casa la sfida con se stessi, non ci si porta a casa molti contenuti in più ma  esperienze vissute e condivise da analizzare e proseguire.  E’un percorso personale fatto di diverse tappe fatte di esperienze vissute insieme a contatto con la natura ma anche in ambienti raccolti in casa. Si portano a casa alcuni strumenti di lavoro e di cammino  iniziato insieme ma da continuare: un taccuino con i propri appunti personali registrati man mano durante l’esperienza, la cornice con il proprio quadro di riferimento culturale in cucina (sul quale si è iniziato a lavorare nel preparare e gustare i pasti insieme), la margherita della propria identità personale, i sassi personalizzati che ricordano ad ognuno i valori prioritari  scelti personalmente da mettere all’inizio della propria giornata, il foglio con la valigetta  che ci dice “cosa mi porto a casa”, alcune fotocopie sui temi chiave. Il tazebao  realizzato insieme dal gruppo. con  disegni e le scritte   rimarrà in sede a testimonianza per altri del cammino personale vissuto nei giorni del training.

Il training porta alla fine a un rito di passaggio laico, ancestrale, che indica il cambiamento avvenuto e riparte da là.   info www.intercammini.org  –  segreteria@intercammini.org

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