NO case agli “Stranieri” ?

di Gianguido Palumbo.

Credevo che ancora nel 2017, in internet, in FaceBook, bastasse un punto esclamativo !
Credevo che bastasse il contesto socioculturale e comunicativo in cui pubblicavo un titolo, un “post” in una pagina FB, per far capire il senso, il significato : e invece No! Non bastano.
Ed ecco cosa è successo negli ultimi giorni nella nostra Pagina Fb di MONDITA dal 17 marzo in poi.

No Title

No Description

A Roma neanche un mese fa in un quartiere popolare una parte di abitanti aizzati da gruppi di destra razzisti hanno impedito ad una famiglia originaria del Marocco legittimamente intestataria di una casa popolare, di entrare a viverci. Dopo giorni di proteste politiche e sociali contrapposte, la Giunta Comunale ha trovato una soluzione ambigua spostando la Famiglia in una casa di un altro quartiere.
A Taranto pochi giorni fa si è ripetuta questa brutta situazione sempre grazie a gruppi misti di abitanti di un quartiere e gruppi di Destra razzista. Visto l’articolo su La Repubblica, abbiamo deciso di ripubblicarlo nella nostra pagina FB con un titolo di rilancio : “Dopo Roma anche a Taranto : No case agli Stranieri !”.
Il nostro rilancio in rete ha ottenuto centinaia di visite e FB ha rafforzato automaticamente la visibilità provocando quasi 8.000 ottomila contatti ! Ma il problema è che oltre un centinaio di persone da tutta Italia ci hanno scritto pubblicamente commentando il nostro Post con parole che riporto fedelmente selezionate fra le tante:
“Bravi era ora !- Bravi, gli emigranti se li portassero a casa loro ! – Fatto bene !- Giusto ! – Hanno fatto benissimo !- Ci vuole la rivolta per ottenere le cose stando ai fatti ! Grandiosi !- Benissimo !- Giustissimo prima lavoro e case agli italiani !- Era ora, così si fa ! – Prima gli ITALIANI ! “

Grazie a Marco di MONDITA che mi ha avvertito del problema, ho capito che era scattato un grande equivoco comunicativo : anche se il nostro Post era pubblicato nelle pagine FB di una associazione esplicitamente antirazzista e a favore della multietnicità ( ci chiamiamo MONDITA associazione interetnica italiana ! ) come è del tutto evidente da tutti i nostri post, attività e articoli, anche se l’articolo de La Repubblica raccontava del brutto fatto avvenuto a Taranto, la quasi totalità di chi in rete aveva visto il nostro Post, aveva letto solamente quel Titolo introduttivo “Dopo Roma anche a Taranto : No case agli Stranieri !” ed aveva reagito direttamente a quelle parole come fosse uno slogan di incitazione, senza minimamente leggere, verificare, capire a cosa si riferisse.

Sappiamo bene che l’informazione e la comunicazione in rete collegata soprattutto all’uso di Twitter, di Messaggi brevissimi via telefono cellulare, hanno abituato i giovani in particolare a reagire in pochi secondi senza soffermarsi neanche un minuto. Ormai ci sono studi comparati, trattati, ricerche, libri di ogni tipo che analizzano preoccupati questo effetto collaterale molto serio dell’informatizzazione della conoscenza e della società nel suo complesso. Si legge sempre meno, si scrive sempre peggio, si dialoga poco e male, si comunica continuamente ma capendo poco e male.
Non mi scandalizzo e considero comunque Internet e le “nuove” tecnologie e metodi di comunicazione portatori sani di coscienza e di culture, pur con tutte le contraddizioni e rischi connessi fra i quali il principale è certamente l’eccesso di velocità, di superficialità ed di estremizzazione.

Mi interessa di più, in questo caso, ragionare pubblicamente sul tasso di “razzismo” latente, di rigetto dell’immigrazione e del contatto con nuovi cittadini del mondo e di convivenza. Oltre al problema del Lavoro, della Disoccupazione, con i relativi preconcetti che continuano a far percepire gli Immigrati come “ladri di lavoro e di soldi pubblici”, il tema caldissimo del Diritto alla Casa e della convivenza urbana fa scattare conflitti fra cittadini-e sia sulla vita sociale e l’uso degli spazi sia e soprattutto sulla disponibilità delle poche Case Popolari con le loro liste e graduatorie.

Non v’è dubbio, come abbiamo scritto tante altre volte sia in questo nuovo Periodico nazionale sull’Italia Interetnica MONDITA review, sia in altre occasioni e contesti, che l’assenza o l’insufficienza di buone politiche nazionali e locali di Accoglienza e di Inter-azione per favorire una società multi etnica più matura, non possono che provocare sempre più reazioni negative e razziste di fatto nei giovani e negli adulti, in molti cittadini “italiani” di qualsiasi città, quanto più sono essi stessi in condizioni di vita precaria o difficile.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*