Comuni, Regioni e Decreto in-Sicurezza

di Gianguido Palumbo.

Da quando i sindaci di Napoli e Palermo hanno dichiarato la loro opposizione istituzionale e non solo politica al Decreto sull’Immigrazione, in una settimana i Comuni italiani grandi e piccoli importanti o meno sono diventati più di 100 e si sono aggiunte anche alcune Regioni ( Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Calabria ). Con accenti diversi e ipotesi diverse di opposizione istituzionale ( non applicazione, appello alla Consulta, verifiche burocratiche di rallentamento, fondi regionali sostitutivi per gli Sprar ), Sindaci e Governatori italiani, non dello stesso partito di riferimento, stanno creando un vero e proprio Fronte Politico Istituzionale critico, contrario ad un Decreto Legge che considerano anti Costituzionale e soprattutto nocivo, che provoca e provocherà velocemente molte crisi sociali territoriali per le migliaia di immigrati “liberi”, senza dimora, senza cibo, senza lavoro, non più assistiti nelle diverse strutture pubbliche perché senza più permessi di permanenza. Una ricercatrice italo-svizzera dell’Università di Grenoble, Cristina Del Biagio, ha realizzato e pubblicato una Mappa interattiva dell’Italia con le Città aderenti divise per tipologia di partecipazione a tale azione politica: ne scrive un bell’articolo la rivista VITA.it con il link diretto alla Mappa umap.openstreetmap.fr. Vedremo come si evolverà la situazione politica locale e nazionale in una trattativa eventuale fra le Istituzioni territoriali, le Prefetture ( Ministero dell’Interno ) e il Governo con le sue divergenze interne fra La Lega i 5Stelle e il Presidente Conte. Nel frattempo però sta montando in rete e forse nel Paese reale una reazione “a Sinistra” di militanti e intellettuali che criticano aspramente ANCHE quei Sindaci e Governatori accusandoli di incoerenza e di inaffidabilità politico sociale : Voi che vi state opponendo al decreto immigrazione state solamente facendo le vostre promozioni individuali perché nelle vostre città e Regioni non siete altrettanto rispettosi dei diritti umani e civili di altri Immigrati ed anche di vostri cittadini maltrattati e malserviti e quindi questo vostro impegno pubblico contro il Decreto e il Governo è ipocrita e inaccettabile ! A nostro parere questa contro-contestazione “da Sinistra” che si sta diffondendo è inaccettabile a sua volta e addirittura molto dannosa per la situazione politica generale e nazionale italiana e purtroppo ricorda molti passaggi recenti degli ultimi decenni della Sinistra Italiana nel suo complesso che riesce a dividersi ad ogni piè sospinto. Ed è inaccettabile almeno per due motivi. Il primo è che le Città e le Regioni che si stanno opponendo al Decreto in-Sicurezza non sono governate tutte allo stesso modo e quindi le loro politiche sociali andrebbero analizzate e giudicate con molta più attenzione e serietà. Il secondo motivo è che se applicassimo sempre e comunque il principio di assoluta “Coerenza” politica, istituzionale, o addirittura individuale ad ogni atto pubblico, non resisterebbe nessuno e nessuna azione o dichiarazione potrebbe sussistere perché immediatamente contrapponibile ad altre parallele giudicabili “incoerenti”.

E’ molto importante e positivo invece che tanti Sindaci e Governatori, con le possibili contraddizioni interne reali o presunte, finalmente abbiamo reagito pubblicamente e concretamente contro un Decreto che è già stato criticato e contestato ufficialmente anche dal Consiglio Superiore della Magistratura, dal Consiglio d’Europa e speriamo sarà bloccato al più presto da organi superiori dello Stato Italiano costringendo il Governo a modificarlo.

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