Omologazione o Inter Cultura Inter Etnica?

Gianguido Palumbo – Presidente Associazione Mondita.

In questi ultimi giorni è giustamente molto acceso il dibattito nazionale sul nuovo Decreto Immigrazione del Governo approvato dal Consiglio dei Ministri. MONDITA review se ne occuperà ma intanto vorrei proporre una riflessione più coerente con la nostra linea editoriale.

E’ appena il Festival di Sanremo che come al solito da una parte unisce milioni di Italiani-e nel gioco e nel piacere della Musica che distrae dalle preoccupazioni quotidiane e dall’altra divide proprio sul ruolo della Tv pubblica, dello Spettacolo “Nazional Popolare” e delle “Canzonette”. Sanremo da decenni è un simbolo e in quanto tale divide e unisce.

E proprio a partire dalla MUSICA nell’ Italia di oggi nasce questo Editoriale n. 6.

Un mese fa, scambiando idee sul lancio di questo Periodico nazionale con un’amica che stimo molto, Gloria Mendiola ( colombiana di origine a Roma da 25 anni, musicista, manager, promotrice culturale e fondatrice di una importante associazione multietnica MIGRAS e responsabile della Rubrica MUSICHE ) verificavo la differenza di valutazione fra di noi sull’ultimo caso “simbolico” nazionale di una possibile “intercultura” in atto nel nostro paese : la vittoria dell’ultima edizione 2016 di XFactor ( talent TV di grande successo fra i giovani ) da parte di un gruppo musicale di Verona formato da quattro giovani italiani neri  originari del Ghana, i Soul System. Io sostenevo, e sostengo, che quella vittoria fosse positiva, un nuovo piccolo episodio simbolico di progressiva “interculturalità” italiana, anche se quei ragazzi suonano una musica né di tradizione italiana né ghanese e cantano soprattutto in inglese con ritmi e stili prettamente angloamericani. Gloria invece negava che quello fosse un esempio positivo ed anzi sosteneva, e sostiene, che è proprio un caso negativo di “omologazione”, di rinuncia alle proprie origini culturali ed a quelle attuali ( Ghana e Italia ), avendo successo solamente attraverso una scelta furba, opportunista, di buona imitazione di culture musicali internazionali “vincenti”.

Ho riflettuto ancora su questa diversità di pareri fra me ( Italiano-Siciliano meticcio storico, sessantenne appassionato di musica, musicista mancato, impegnato da anni sia nella cooperazione internazionale che nelle politiche e pratiche di convivenza inter etnica e interculturale fondatore di MONDITA ) e lei , Gloria ( orgogliosamente Colombiana, da tanti anni in Italia e molto impegnata nella valorizzazione della Cultura del suo Paese ma anche nelle contaminazioni culturali e musicali in Italia ).

E così in questo nuovo Editoriale provo ad allargare il confronto e il dialogo a chiunque legga e voglia anche scrivere qualche suo parere (scrivendo a monditas@gmail.com ).

Io credo nell’importanza parallela ed intrecciata di tre fenomeni socioculturali che avvengono in Italia come in altri Paesi : da una parte progetti, casi, iniziative, leggi, azioni individuali, che puntano sulla valorizzazione delle origini culturali, etniche diverse e quindi sulla loro riproduzione, memoria, rilancio;  da un’altra parte l’ originalità di elaborazioni artistiche nuove, ibride, sperimentali, che mescolano tradizioni o anche le tradiscano; e infine l’ imitazione di buona qualità di tendenze artistiche ( e musicali ) trans nazionali, inter nazionali, da parte di chi nasce o vive in Paesi altri dal proprio di origine.

Credo che sia notevole e influente l’importanza simbolica, individuale, di alcuni fatti, eventi socioculturali e politici relativi al protagonismo di Cittadini di origini straniere in Italia: quella singola storia individuale rafforza altre storie, progetti, desideri.

Solo alcuni esempi-casi molti diversi per ambito ed importanza nella storia d’Italia degli ultimi 25 anni circa.

1990  Pummarò di Michele Placido, uno dei primi film italiani a soggetto sui Migranti

1990  Io Venditore di Elefanti ( ed. Baldini&Castoldi )  di Pap Khouma e Oreste Pivetta primo libro autobiografico sulla vita di un giovane Immigrato venditore “Vu Cumprà” .

1994  Fiona May  di origini giamaicane, entra nella squadra nazionale italiana di  Atletica

1996  Deni Mendez  la prima Miss Italia di origini dominicane.

1997+2006  J.L. Touadì   conduttore RAI TV e nel 2006 Assessore a Roma di origini congolesi.

2012  Mario BalotelliBarwuah  nella Nazionale di Calcio, primo giocatore di origine straniera ( genitori del Ghana e lui nato a Palermo )

2013   Kalid ChaouKi  Deputato italiano di origine marocchina di Seconda generazione e di fede Musulmana.

2013  Cecile Khienge  Prima donna di origine straniera ( Congo ) nominata Ministra Italiana  per l’Integrazione e le politiche giovanili

2016  Soul System Gruppo Musicale di giovani originari del Ghana abitanti di Verona vincitori del talent Tv XFactor 2016.

Mi sembra importante sottolineare la forza trainante, positiva, simbolica, di queste storie individuali nell’Italia “multietnica” degli ultimi anni :  uno sportivo-a di origini straniere che raggiunge traguardi nazionali e internazionali, un futuro Scrittore che racconta la sua storia, una ragazza che supera timori e insicurezze e partecipa ad una selezione nazionale, un gruppo musicale di ragazzi neri abitanti di una delle città più influenzate dal Leghismo, un intellettuale che accetta la sfida del governo di una città come Roma, un giovane che viene eletto deputato e si impegna molto rischiando di persona o di una dottoressa che diventa la prima Ministra per l’Integrazione.

Con le evidenti e dovute differenze l’elezione di Obama in America otto anni fa hanno avuto un effetto potente innanzi tutto sulla vita intima, interiore, di milioni di afroamericani ed anche molti più milioni di cittadini africani dei diversi paesi di quel continente popolato da quasi un miliardo di persone: “Yes we can” ( sì noi possiamo ) era rivolto non solo al Popolo Usa ma anche agli “Africani” ai “Coloured” di tutto il mondo.  Poi le sue politiche e la sua presidenza quotidiana ed i suoi risultati hanno in parte deluso a tal punto che adesso il Presidente è l’altro figlio di ”immigrati” europei, il bianchissimo Trump. Ma Obama rimane nella Storia e nella Memoria.

Non bastano certo le storie individuali positive e la loro carica simbolica, ma credo che anche quelle siano incisive, aiutino, vadano incoraggiate, promosse, ricordate, pur nei loro limiti e a volte nelle loro contraddizioni.

E infine viva anche l’autoironia, che aiuta anche quella : è stato divertente sentire e veder a Sanremo “Vorrei la Pelle Nera” ( del 1967 ) cantata dai SoulSystem di Verona assieme all’altro giovane cantante Sergio Sylvestre ( vincitore del talent TV  Amici 2016 ) di origine Usa di madre haitiana e padre messicano e cittadino pugliese leccese dal 2012 !