3 ottobre 2017 o…1962 ?

di Gianguido Palumbo.     https://youtu.be/vWwgrjjIMXA

3 ottobre 2013-2017 : sono passati quattro anni dalla morte in mare di quasi 400 persone del Corno D’africa. Su iniziativa testarda e meritevole di alcuni superstiti ed amici italiani è nato il Comitato 3 ottobre che è riuscito due anni fa a far votare in Parlamento l’ istituzione della Giornata Nazionale in memoria dei Morti Migranti nel Mediterraneo del 3 ottobre 2013.

In questi 4 anni  però sono cambiate molte cose non solo a Lampedusa ma anche in Italia, in Europa, nel Mondo e così questa ennesima Giornata della Memoria ( quante sono ormai, tutte importanti e necessarie ma a rischio di retorica reiterata ) sta modificandosi per il  clima, lo spirito, i significati, gli effetti.

Nel Mondo i nuovi protagonisti paradossali e pericolosi sono il neo Presidente Americano, il folle Presidente Nord Coreano, in Europa i nuovi contesti politici  in Francia, in Germania, in Inghilterra, in Italia, l’ISIS-Daesh senza più il suo “Stato Islamico” e quindi animale ferito e scatenato che sbatte la coda uccidendo quasi a caso qua e là, e le crisi ambientali, economiche, politiche militari che continuano a “produrre” profughi e così negli ultimi anni soprattutto proprio dopo il 2013, si sono mossi milioni di nuovi migranti in fuga da povertà e guerre.

Anche a Lampedusa è cambiato il Sindaco e la sua Giunta con uno strano passaggio di consegne “democratico” ancora da interpretare attentamente.

Sembrava, fino a poche settimane fa che gli sbarchi in Italia ( Sicilia soprattutto ) fossero diminuiti come effetto degli accordi fra Italia e Libia ed altri Paesi del Centro Africa, ma proprio a Lampedusa negli ultimi giorni ed ore sono arrivati altre centinaia di migranti e ne stanno arrivando altri.

Le celebrazioni nazionali e locali di questa Giornata del 3 ottobre, a Lampedusa e a Roma in Parlamento, ribadiranno l’importanza dei Diritti dei Migranti e dei Doveri Umanitari, nella inevitabile quanto difficile corresponsabilità fra Unione Europea, Italia, Istituzioni nazionali diverse, associazioni e ONG. Ma non si è certo risolto il problema delle condizioni di vita dei Migranti bloccati in Libia, del ruolo delle ONG nel Mediterraneo, del dovere di accoglienza in tutti i Paesi dell’Unione Europea e non solo in Grecia e in Italia !

Papa Francesco pochi giorni fa a Bologna ha visitato un Centro Accoglienza, si è fatto mettere il braccialetto giallo numerato da altri Immigrati ospiti, ha parlato di “Lottatori della Speranza” e spronato l’Italia, istituzioni associazioni e cittadini ad essere sempre più accoglienti e inclusivi.

Ma possiamo continuare a fare dichiarazioni, convegni, celebrazioni, progetti, summit, mentre in tante città e quartieri italiani aumentano gli episodi di razzismo e di rifiuto, aumentano i senza casa che vivono per strada, aumentano la paura e l’incertezza, e solamente a ROMA la capitale non si intravvede uno straccio di programmazione sia dell’accoglienza che tantomeno dell’inclusione e della convivenza civile, mentre in Parlamento una delle poche leggi innovative e comunque moderata, lo Ius Soli, approvata a metà, solo dalla Camera oltre un anno fa, non verrà confermata al Senato entro dicembre per timore che venga bocciata per mancanza di voti di una Maggioranza in crisi ?

La risposta è ancora nel vento ?  https://youtu.be/vWwgrjjIMXA

Quante strade deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?

 e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba prima che possa riposare nella sabbia?

 e quante volte i proiettili dovranno fischiare prima di venir banditi per sempre?

 La risposta, amico mio, soffia nel vento La risposta soffia nel vento.

 Quanti anni può esistere una montagna prima di venire lavata dal mare?

 e quanti anni devono vivere alcune persone prima che possano essere finalmente libere?

 e quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere?

 La risposta, amico mio, soffia nel vento La risposta soffia nel vento

 Quante volte un uomo deve guardare verso l’alto prima che riesca a vedere il cielo?

 e quante orecchie deve avere un uomo prima di poter sentire la disperazione della gente?

 e quante morti ci vorranno perchè egli sappia che troppe persone sono morte?

 La risposta, amico mio, soffia nel vento  

La risposta soffia nel vento.

MA ERA IL 1962 e sono passati 55 anni  in tutto il mondo……!

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