I Porti Aperti non bastano più

di Gianguido Palumbo.

Con il bel tempo, con l’estate e forse anche con nuovi poteri in campo sia in Italia che in altri Paesi, è ripreso alla grande il traffico in mare di Migranti dall’Africa all’Europa. La vicenda della nave di Medici Senza Frontiere con quasi 700 migranti africani salvati a gruppi dalla Guardia Costiera Italiana e spostati nella Aquarius ha scatenato un dibattito internazionale molto acceso. Il nuovo Governo Italiano ha stabilito una doppia linea anomala in cui per provocare l’Unione Europea e l’intervento di altri Paesi nell’accoglienza ha deciso di “chiudere tutti i porti italiani” e non accogliere i Migranti. La nave è stata ferma in mare e poi il nuovo Governo Spagnolo ha deciso di riceverla a Valencia. Ufficialmente l’Unione Europea ( ed anche l’ONU ) ha condannato l’Italia e forse qualcuno denuncerà il Governo Italiano per omissione di soccorso in mare, è stato elogiato il nuovo Governo Spagnolo a guida socialista, e in Italia il Governo in seconda battuta ha spiegato ( tramite il Ministro 5 Stelle ai Trasporti ) che loro di fatto hanno “salvato” i Migranti assistendoli in nave, in mare e provocando il coinvolgimento di altri Paesi Europei hanno così ottenuto una “svolta storica” nella Politica Internazionale dell’Accoglienza Migranti e continueranno a farlo con i prossimi arrivi di eventuali navi.

L’Opposizione Politica al Governo Italiano, tutto l’arco del Centro Sinistra, le associazioni, la Società Civile, giornalisti e intellettuali e artisti hanno protestato sonoramente e pubblicamente contro il Governo per questo primo atto di rifiuto dell’Accoglienza, e la parola d’ordine diffusa e diventata #portiaperti.

Noi speriamo innanzi tutto che, dal momento che stiamo pubblicando l’articolo ( martedì 12 giugno pomeriggio ) alle prossime ore e giorni, i 700 Migranti ( fra i quali circa 100 Minori, alcune donne in cinta e alcuni malati anche gravi ) siano sbarcati, accolti e assistiti dignitosamente e possano nei giorni e mesi e anni seguenti trovare Paesi, Città, Comunità in grado di favorirne la inclusione umana nelle Società scelte o possibili.

E questo è il punto dolens da cui nasce il titolo di questo Editoriale.

NON BASTA AVERE PORTI APERTI all’accoglienza di Migranti per essere e sentirsi “umani”, solidali, democratici e progressisti ! Non è mai bastato e non basta più adesso, in questo Mondo, in questa Europa in questa Italia.

Non basta perché mentre è relativamente “facile” far approdare in qualsiasi Porto di qualsiasi Paese un qualunque mezzo navale carico di persone emigranti, è molto più “difficile” e impegnativo organizzare non solo un’accoglienza dignitosa nei primi giorni e mesi ma soprattutto un inserimento altrettanto coerente e dignitoso per tutti ( chi arriva e chi fa parte della Comunità-Città che accoglie ) nei mesi ed anni che seguono. Se invece dalla prima accoglienza generosa, tecnica , medica e civile, in pochi giorni si passa all’anarchia, alla approssimazione, alla competizione, all’indecisione, all’ inadeguatezza fino allo sfruttamento di fondi pubblici statali e locali per l’ospitalità temporanea ( mesi e a volte anni ) o addirittura lo schiavismo nell’illegalità di lavori nascosti nelle campagne e nelle città ( edilizia, ristorazione etc.) allora quei Porti Aperti sono una prima ipocrisia pubblica e privata sia statale , istituzionale che civile.

Non si capirebbe il successo progressivo e ultimamente inarrestabile della Lega Razzista (  nelle elezioni nazionali e in quelle regionali e nelle ultime comunali ) se in questi ultimi dieci anni almeno il sistema complessivo italiano pubblico e privato dell’Accoglienza e della “integrazione” di Immigrati fosse stato abbastanza coerente, ben organizzato, dignitoso.

Purtroppo in Italia , con differenze evidenti fra regioni e comuni, l’insieme del Sistema Pubblico di accoglienza è stato pieno di lacune, contraddizioni, inefficienze, alcuni orrori gestionali e sfruttamenti che hanno provocato innanzi tutto in migliaia di Immigrati stessi molti disagi, sofferenze e proteste e in migliaia e milioni di cittadini italiani pur non “xenofobi” o “razzisti” reazioni di insofferenza e alla fine di vero e proprio rifiuto dell’accoglienza e dell’integrazione. E così è stato facile e possibile per la Lega e in parte per tutto il centro destra ed anche per i 5Stelle indicare responsabilità pubbliche e di partito nel Centro Sinistra al Governo per anni e proporre la chiusura non solo dei porti, adesso che sono loro al Governo, ma anche la chiusura delle teste degli Italiani, delle Case, delle Scuole, degli Ospedali, e guarda caso non la chiusura dei Campi dove raccogliere pomodori e agrumi o non delle Cucine dove lavare i piatti o dei Cantieri dove scaricare cemento e spostare mattoni.

Non possiamo continuare a protestare contro il Razzismo oggettivo o subdolo o camuffato della Lega e della Destra Italiana multiforme solamente con ennesimi appelli generici alla solidarietà ed all’accoglienza !

Tutta la società italiana che si considera democratica, progressista, di sinistra, e crede davvero nella Multi e inter etnicità come valore, deve ripensare concretamente ( assieme ai protagonisti nuovi Cittadini di origine straniera e nuovi Immigrati-e ) una politica dell’Immigrazione e della Convivenza civile nazionale ed europea che comporti nuove regole, leggi, procedure, iniziative cultura, azioni cittadine e non solo nazionali, per andare oltre le attuali leggi, i regolamenti e  le modalità attuative.

In modo nuovo, apriamo le nostre Teste e non solo i Porti, le Città e non solo i Porti, le Case, le Scuole, gli Uffici, le Aziende, non solo i Porti, coscienti che però sarà necessario il rispetto di leggi e regole, sarà necessario ricreare un clima di fiducia e sicurezza reciproca senza il quale nessun Cittadino Italiano e nessun Immigrato sarà disposto a collaborare e a convivere.

Solo così La Lega, Salvini e i loro simili avranno meno occasioni e modi per diventare maggioranza sociale culturale e politica. Altrimenti, senza un rinnovamento delle nostre idee con proposte concrete, l’Italia del 2019 e del 2020 sarà ancora peggiore di questa del 2018.

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