Uno dei 300mila Migranti

di Gianguido Palumbo.  

In Europa alcuni Paesi ( la Francia e l’Italia in prima linea ) stanno decidendo ulteriori iniziative per provare a bloccare i Trafficanti di Immigrati lungo le rotte che vanno dal Centro Africa verso la Libia attraverso il Niger. Nel 2017 le fonti ufficiali europee hanno calcolato che da quel Paese siano passati circa 60.000 migranti caricati in camion che hanno attraversato il deserto in direzione Tripoli. Ma in tutto il 2016 ne erano passati oltre 300 mila. Proviamo a moltiplicare questo numero per il prezzo unitario a migrante che i Trafficanti impongono per quel tragitto del lungo viaggio dai Paesi di origine fino all’Italia.

Sarà coinvolto anche l’Esercito Italiano che nel 2018 dovrebbe partecipare assieme alle truppe francesi al presidio del territorio di confine fra Niger e Libia ed alla formazione di militari del Niger.

Questa nuova iniziativa decisamente militare si affianca a quella politica di accordi con i poteri libici per i Campi di “accoglienza” nel loro paese e quella economica di investimenti in Cooperazione Internazionale fra Europa e Paesi SubSahariani.

Molti in Italia stanno criticando aspramente questo insieme di politiche del Governo Italiano e di quelli Europei : credo che fra le diverse azioni intraprese o in fieri ce ne siano alcune potenzialmente positive ed altre negative o a rischio. Sabato 16 dicembre a Roma una nuova Manifestazione Nazionale è stata indetta contro queste politiche da diverse associazioni alternative.

Sull’Espresso del 10 dicembre in un bellissimo articolo “i Migranti la mia merce” ( di Francesca Mannocchi )  veniva intervistato uno dei Trafficanti che dichiarava come la sua e la loro attività commerciale procede sempre uguale da anni perché qualsiasi intervento e controllo internazionale viene aggirato e superato da varie tecniche e modalità di controreazione organizzativa.

Negli ultimi due anni fra i 360 mila migranti africani arrivati in Libia e poi in Italia, c’era anche Samuel Storm, allora 17enne nigeriano di origine, scappato da Lagos ( la più grande città africana con oltre 15 milioni di abitanti ) all’insaputa della sua famiglia, arrivato in Sicilia e stabilito a Catania. Con la passione del canto e della musica e con la sua chitarra riesce a partecipare ai provini del talent televisivo AMICI nel 2016 ma non viene selezionato per poco. Riprova con X-FACTOR 2017 e finalmente viene accettato. Nell’arco di poche settimane di trasmissione riesce ad arrivare alla finale di giovedì 14 dicembre e su La Repubblica è stato intervistato.

   Samuel Storm

Io ho già vinto : essere arrivato in finale era il mio obiettivo e l’ho raggiunto, ma io adesso voglio essere giudicato come Artista e non come un Caso Umano: il mio passato non conta più.”

“Il panorama musicale della Nigeria è tutto basato sull’AfroBeat che è un genere che non amo e questo è uno dei motivi per i quali ho deciso di andarmene”.

Mi sento un simbolo solo dei Migranti che sono arrivati qui in Europa in Italia, per lavorare, per rifarsi una vita in modo onesto e serio: io una casa l’ho trovata a Catania e sono felice”.

Ma ieri Samuel non è arrivato primo ad X Factor  perchè il pubblico televisivo da casa ha scelto Licitra, un “altro” ragazzo siciliano, autoctono, bianco, ex tenore con una bella voce “classica” molto bravo, apparentemente semplice e sinceramente appassionato al canto : forse se lo meritava. 

Samuel Storm proverà ad andare avanti cantando e suonando la sua chitarra, magari diventando un giovane professionista musicista nella sua Catania.

In bocca ai lupi Samuel e auguri al vincitore Licitra : due Siciliani.

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