Centro Astalli accoglienza e assistenza

MONDORomaMONDOItalia rubrica a cura di MONDITA  per RadioBullets

 154°puntata – 8 febbraio 2019   

Il fatto della settimana è ancora una volta positivo e forse stiamo esagerando in ottimismo !

In questi giorni è stato inaugurato un nuovo piccolo ma importante e significativo Centro di Accoglienza ma anche di Assistenza per Immigrati a cura del Centro Astalli di Roma, che ricordiamo è il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, un’organizzazione cattolica internazionale, attiva in più di 40 nazioni, la cui missione è accompagnare, servire e difendere i diritti dei Rifugiati e degli Sfollati.

Il Centro Astalli è nato a Roma nel 1981 e oggi garantisce nella capitale una mensa che distribuisce 400 pasti al giorno, un ambulatorio, quattro centri d’accoglienza, una scuola d’italiano e altri servizi di prima e seconda accoglienza di cui avere maggiori informazioni visitando il sito http://centroastalli.it.

“In un tempo in cui le porte dell’Europa sembrano chiudersi a chi chiede protezione da guerre e persecuzioni, il Centro Astalli inaugura un nuovo centro d’accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e rifugiati nel cuore di Roma, a pochi passi da piazza Venezia, nel complesso monumentale della Chiesa del Gesù, in via degli Astalli 13.” Il Centro Matteo Ricci non offre solamente di servizi di base, che oggi non sono scontati, ma cerca di andare oltre fornendo un supporto concreto ai progetti di vita dei futuri ospiti : 28 persone. E così il Centro Astalli propone orientamento al lavoro, laboratori linguistici e culturali e attività di promozione del raggiungimento dell’autonomia abitativa. Nei corridoi del nuovo centro sono state collocate anche alcune opere grafiche di Mauro Biani e di Sibomana che faranno compagnia alle persone che quel centro lo abiteranno e lo vivranno in attesa di raggiungere la loro autonomia e la libertà per cui sono disposti ad affrontare viaggi disumani e arrivi che possono esserlo altrettanto. Le parole di Sohrab, rifugiato dall’Afghanistan e già accolto dal Centro Astalli alcuni anni fa, esprimono bene la differenza fra prima accoglienza e un lungo processo di inserimento nella società italiana attraverso la vita, il lavoro e una identità umana e professionale.

“A Roma non mi hanno messo in carcere, mi hanno accolto in un centro per i rifugiati. In sei mesi ho imparato l’Italiano. In tre anni ho preso la licenzia media e il diploma di scuola superiore. Dopo il diploma ho vinto una borsa di studio all’Università. Da poco più di un mese sono un Ingegnere meccanico, laureato a La Sapienza”.

Una storia personale forse straordinaria ma vera e forte.

Il Centro Astalli è stato inaugurato con la partecipazione del Governatore del Lazio Zingaretti e addirittura del Presidente della Repubblica, mancava la Sindaca di Roma, chissà perché, ma anche il Papa, gesuita anch’egli: peccato per entrambi.

Sono iniziative assolutamente meritevoli anche se fa una certa impressione e non positiva, confrontare i numeri : per un nuovo Centro di Accoglienza con 28 Immigrati si crea un’attenzione istituzionale molto significativa ma ricordiamo ancora una volta che solo a ROMA vivono in condizioni pessime per strada o sotto i ponti quasi Diecimila persone di diverse origini ( e molti sono proprio Immigrati senza assistenza ) e le Istituzioni, tutte, fanno davvero poco per affrontare questo dramma sociale che è stato acuito e non certo alleviato dal Decreto Sicurezza dell’attuale Governo: altro che “sicurezza” !

Ciao da Marco e Gianguido.

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