Conoscenza, Comprensione, Riconoscimento

Renato Volterra – Maestro Elementare metodo Montessori

Inauguro la mia collaborazione con MONDITA review con un testo che esprima al meglio il mio punto di vista poiché quando parliamo di Educazione e Formazione è bene mettere in chiaro quali sono i termini che si usano e a cui in seguito farò riferimento. Prevedo che il mio contributo diventerà una sorta di diario di eventi e notizie che prenderò dalla realtà che vivo nella mia scuola elementare di Roma (nel quartiere Trionfale) e li proporrò come problemi che arrivano dalla vita vissuta, dalla realtà quotidiana.

“Conoscenza della conoscenza e Comprensione sono due parole chiave. La conoscenza della conoscenza permetterà di individuare molti errori negli uni e negli altri, negli educatori e negli educandi, che sarebbero così i futuri adulti della prima generazione formata alla lucidità. (…) La comprensione permetterà di superare, riconoscere e individuare molti errori negli uni e negli altri … La comprensione è madre della benevolenza. La comprensione è madre di ciò che deve costituire la virtù principale di ogni vita in società: il riconoscimento della piena umanità e della piena dignità degli altri. (…) La comprensione, la benevolenza, il riconoscimento permetteranno non solo un “miglior vivere” nella relazione insegnante – insegnato, in ogni relazione umana, in ogni relazione d’autorità , ma anche combattere il male morale più crudele, il più atroce che un essere umano possa fare ad un altro essere umano: l’umiliazione. (…) La conflittualità non potrà essere totalmente abolita, ma potrebbe essere minimizzata o superata dalla comprensione. L’armonia che abolisce ogni antagonismo è impossibile e anche non auspicabile. (…) Ma che progresso etico se ci fraintenderemo meno, e se ci comprenderemo meglio !! (…) Ciò sarebbe proseguire l’umanizzazione ! (…)

La riforma della conoscenza e del pensiero dipende dalla riforma dell’educazione, che dipende dalla riforma della conoscenza e del pensiero. La rigenerazione dell’educazione dipende dalla rigenerazione della comprensione, che dipende dalla rigenerazione dell’Eros, che dipende dalla rigenerazione delle relazioni umane, le quali dipendono dalla riforma dell’ educazione. Tutte le riforme sono interdipendenti.

Ciò può sembrare un circolo vizioso scoraggiante. Ciò deve costituire un circolo virtuoso che incoraggi la congiunzione dei due saper vivere:

-quello che aiuta a sbagliarsi di meno, a comprendere, ad affrontare l’incertezza, a conoscere la condizione umana, a conoscere il nostro mondo globalizzato, ad attingere alle sorgenti di ogni morale che sono solidarietà e responsabilità;

-quello che aiuta ad orientarsi nella nostra civiltà, a conoscerne la parte sommersa, che come quella dell’iceberg è più importante della parte emersa, a difendersi e proteggersi, a proteggere i propri cari.

Tutto ciò incoraggiando il grande circolo virtuoso, nella volontà di portare a compimento la missione storica del saper vivere-pensare-agire nel ventunesimo secolo.

Sarebbe più che una riforma, più di una rivoluzione: UNA METAMORFOSI. “