l’Italia cambia…in peggio e brucia…

di Gianguido Palumbo   ( 5 settembre 2018 )

L’Italia 2018, dopo i primi 100 giorni del nuovo Governo del Cambiamento : cosa è cambiato in questi tre mesi nella convivenza multi e inter etnica italiana ? Molto : è proprio vero, come avevano promesso i due Partiti di Governo ! L’Italia è cambiata in poco tempo, pochissimo, dobbiamo ammetterlo : come mai ? Purtroppo è cambiata per adesso in peggio perché fra indecisioni, incapacità, inadeguatezza, impossibilità di realizzare le promesse fatte anche nei prossimi mesi, molti cittadini sono già delusi e preoccupati, anche quelli che avevano dato fiducia, altri erano già critici e contrari e quindi rimangono molto preoccupati e arrabbiati.

Ma c’è di peggio : in questo clima generale, diffuso e confuso, di delusioni e preoccupazioni è aumentato, è venuto a galla un livore, un bisogno di sfogo e liberazione di rabbia contro qualcuno che sta peggio ma è una ottima vittima sacrificale : gli Immigrati. Certamente come scriviamo da anni il “problema” Immigrazione in Italia esiste per diversi aspetti e richiede una nuovo approccio nazionale con un cambio di politiche europee. Ma in questi pochi e primi mesi di “Governo del Cambiamento” è cambiato proprio il rapporto umano per strada, ovunque, con decine, centinaia migliaia e credo qualche milione di persone, in quasi tutte le città, italiani che si sono sentiti autorizzati ad esprimere a parole e purtroppo anche con le mani il loro intimo “razzismo” o come vogliamo definire il rifiuto netto della presenza di stranieri soprattutto di pelle scura ( africani e asiatici ). Decine di casi di violenza con o senza armi, alcuni morti, e tanti altri casi di ingiurie, di maltrattamenti, di comportamenti negativi, e in internet migliaia di insulti e minacce.

L’Italia è cambiata e non certo in tre mesi : stava cambiando da anni e non a caso il nuovo Governo è nato per i milioni di voti a due partiti che poi si sono alleati. Ma in questi tre mesi la passività ed accondiscendenza di uno dei partiti e il protagonismo provocatorio dell’altro, hanno proprio istigato esplicitamente, approvato, promosso il Razzismo e l’intolleranza o al contrario hanno taciuto con il silenzio o la reazione inadeguata di fronte a casi estremi come la Nave Diciotti e la morte in strada di decine di nuovi Schiavi Neri in Puglia. Certo il recentissimo caso di 50 immigrati sbarcati dalla nave e accolti dalla Caritas vicino Roma scomparsi da ieri non aiuta alla comprensione e alla sensibilità umana e sociale, ma i Diritti non sono smerciabili a seconda di singoli comportamenti.

L’Italia 2018 è sicuramente peggiore di quella del 2017,16,15,……..e non possiamo sapere come sarà quella del 2019 in un’Europa che a maggio prossimo andrà a votare e comunque vivrà un altro cambiamento almeno politico notevole, con nuove maggioranze europee in Parlamento e quindi con una modificazione di un clima internazionale che si abbinerà all’arroganza di Putin, alla spudoratezza di Trump ( che a novembre con le elezioni americane di mezzo termine speriamo possa vivere però un momento di crisi ) …….

In questa Italia in mutazione comunque continuano ad esistere casi di mantenimento o addirittura rafforzamento della sensibilità umana sociale politica verso una Società Interetnica più matura e non solamente solidale o caritatevole. Decine di associazioni continuano ad impegnarsi per sperimentare nuove accoglienze e convivenze ( come “Refugees-Welcom” che sta aumentando moltissimo le proprie adesioni di famiglie in diverse città disposte ad ospitare per mesi singoli Rifugiati ), alcune piccole Amministrazioni Comunali continuano a organizzare, gestire e cofinanziare progetti positivi sia al Nord che al Sud, il Comune di Riace in Calabria sta ricevendo da mesi molti contributi  di cittadini italiani e solidarietà per rilanciare il  progetto di ripopolamento e convivenza, lo stesso grande Comune di Milano promuove iniziative e ospita eventi controtendenza, e decine di artisti intellettuali e singoli cittadini stanno reagendo al cambiamento antropologico sforzandosi di mantenere o rinnovare la propria disponibilità e impegno.

Certamente però in questa Italia contraddittoria, malata, in continue difficoltà economiche e sociali oltre che politiche sarebbe necessario e urgente, anche per affrontare il tema dell’IMMIGRAZIONE  e dell’Italia interetnica, un ulteriore “cambiamento” di scala e di qualità propositiva.  Innanzi tutto promuovendo un confronto molto più aperto e continuo con altri Paesi Europei liberandosi dal provincialismo o dal vittimismo storico per confrontarsi, per scoprire affinità e differenze, per arricchire le idee. Ed ancora favorire la rottura di schemi interpretativi e operativi sulla Convivenza Civile che permetta il superamento tendenziale del puro assistenzialismo( troppe volte interessato ) inadeguato all’oggi e la definizione di nuove Politiche di accoglienza e di inter-azione da elaborare assieme ai soggetti protagonisti toppe volte da anni lasciati passivamente da parte come oggetti e non soggetti con culture, idee, proposte, energie.

L’Italia deve cambiare ancora ma in altre direzioni assieme al cambiamento dell’Europa e al cambiamento di un mondo oggi troppo ostaggio di un Presidente americano arrogante ed ignorante e uno Russo che compete alla sua altezza con altre caratteristiche.

Noi di MONDITA nel nostro piccolissimo proviamo da anni a partecipare e promuovere questo cambiamento necessario ben diverso da quello promosso dal Governo attuale.

Buona Fortuna a tutti-e.

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