Purtroppo a San Lorenzo Desirè

MONDORomaMONDOItalia   rubrica settimanale a cura di  MONDITA per RadioBullets

146°puntata –  26 ottobre 2018 .

Il fatto di questa settimana è segnato da molti PURTROPPO.

Lo abbiamo dedicato nuovamente al quartiere San Lorenzo che purtroppo in pochi giorni è diventato famoso non solo a Roma ( lo era da tempo), ma in tutta Italia e forse anche all’estero a ausa di un drammatico fattaccio che è finito sulle prime pagine di tutti i media italiani : la morte di Desirèe. Questo maledetto ennesimo femminicidio ( voluto o incidentale sarà verificato dalle indagini in corso ) di una povera ragazzina, disperata da mesi, eroinomane già a 16 anni, è stato compiuto molto probabilmente e purtroppo da alcuni immigrati di origine africana, probabilmente “irregolari”, probabilmente spacciatori o spacciati ( in tutti i sensi ), che l’hanno  drogata al massimo e poi violentata. Lei infine è morta. Il fattaccio sarebbe potuto accadere in qualsiasi parte di Roma o di un’altra città italiana grande o piccola di qualsiasi regione, come già avvenuto anche qualche mese fa ( con un finale macabro ) a Macerata con un’altra ragazza drogata e uccisa da immigrati africani.

Ma purtroppo per Desirèe, per Roma e per il nostro quartiere ( dove io stesso abito da cinque anni ), è avvenuto a San Lorenzo, con tutto il carico di ulteriori significati e pesi che questo sta provocando. Un fatto di “Cronaca Nera” talmente denso di sensi intrecciati da diventare una “tempesta mediatica perfetta” : una Minorenne Italiana in grave difficoltà, un gruppo di immigrati “neri” africani irregolari,  lo spaccio di droghe, un’area urbana degradata e semiabbandonata dalle istituzioni e dai proprietari, un quartiere storico con tradizioni di “sinistra” anche molto alternativa, con edifici occupati e centri sociali, un quartiere da anni molto discusso e in crisi di identità, migliaia di giovani e di locali notturni, centinaia di abitanti impauriti e in rivolta, un Comitato di Quartiere nato da meno di due anni, molto partecipato e molto attivo.

Nella puntata-articolo precedente del 12 ottobre abbiamo provato a proporre un ritratto di San Lorenzo per mettere in evidenza le sue contraddizioni ma anche le sue potenzialità e la sua vitalità attuale pur diversa da quella di decenni addietro.

E invece in questi giorni, con questo Fattaccio, quasi tutti i servizi tv radio e di stampa propongono l’equazione San Lorenzo = Spaccio, Degrado, Morte,  un INFERNO invivibile !  In questo cosiddetto inferno inoltre, e per molti osservatori ( e purtroppo anche una parte degli abitanti ) proprio per questo, la presenza di Immigrati coincide con tre gruppi sociali : piccoli commercianti ( spesso dipendenti ) Asiatici che vendono di tutto in decine di negozi sparsi nel quartiere e accusati di tenere aperto fino a notte con prezzi stracciati di bevande alcoliche; fruttivendoli egiziani accusati anch’essi da commercianti del quartiere di vendere la loro merce a prezzi concorrenziali; spacciatori magrebini ( con probabili capi di altre origini ) accusati dagli abitanti di occupare la parte centrale del quartiere dalla prima serata fino a notte. E così l’Immigrazione a San Lorenzo è vissuta solamente come presenza commerciale più o meno lecita o impunemente illegale e deleteria.

Il dramma personale della povera Desirè e della sua famiglia ( che dovrebbe essere il primo problema sociale da affrontare) sta provocando a San Lorenzo, e non solo, una recrudescenza dello scontro politico istituzionale ma anche socioculturale sull’Immigrazione, sul Degrado Urbano, sulla Sicurezza dei quartieri, sul Mondo giovanile e le sue esigenze o problematiche.

Noi innanzi tutto speriamo che vengano davvero individuati e puniti i colpevoli della morte di Desirè chiunque essi siano, ma nello stesso tempo speriamo che questo fattaccio non venga strumentalizzato eccessivamente in diverse direzioni, come invece sta proprio accadendo : l’aumento di reazioni Razziste sia nel quartiere che in tutta Roma e in Italia; il rafforzamento di misure locali e nazionali puramente securitarie, con la militarizzazione dei territori, la repressione stupida della vita sociale dei giovani, la speculazione immobiliare nelle aree degradate in attesa di valorizzazione.

San Lorenzo ha una storia forte e ricca di politica, di cultura, di arte e anche in questi anni del terzo millennio può e deve reagire isolando le diverse criminalità piccole e grandi, respingendo le strumentalizzazioni politiche come ha sempre fatto da decenni, ottenendo dalle Istituzioni nazionali e cittadine rispetto e investimenti per ripristinare dignità urbana e civile ( pulizia, manutenzione, legalità ) ad una parte importante della capitale d’Italia, anche in memoria della povera Desirè.

Ciao da Marco e Gianguido.

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