Tunisia: indipendente da 60 anni

Frontiere

rubrica settimanale 

a cura di Amira Chaouch

20 marzo 1956 – 20 marzo 2016 : la mia Tunisia domenica scorsa ha festeggiato 60 anni di indipendenza dalla Francia. E’ stata però una settimana piena di lotte e di resistenza nel sud est della Tunisia, esattamente a Ben Guerdane, nel governatorato di Médenine. La cittadina confina con la Libia ed inoltre è la più lontana dalla capitale Tunisi. È nota per la sua grande popolazione di dromedari, valutata in 15.000 esemplari, alla quale è dedicato un festival annuale che si tiene nel mese di giugno. A Ben Guerdane 43 terroristi (jihadisti) sono stati uccisi dai militari tunisini.

Ben Guerdane Tunisia Ultimamente i terroristi piombano nelle case della gente, rubano tutto quello che vogliono e fanno dei massacri. Alcuni cittadini coraggiosi hanno contattato le forze dell’ordine che sono intervenute senza aspettare troppo. I media sono rimasti in silenzio, nessuno ha fatto un minimo cenno su questo episodio fino a quando un gruppo di militari tunisini ha deciso di pubblicare un selfie con i  43 “Daishiti” terroristi morti. Alla pubblicazione della foto molti canali come Aljazira, hanno reagito ed iniziato a parlare male dell’atto sbagliato fatto dal militare, dicendo che una cosa del genere è da animali. E così si è scatenata una gara fra telegiornali dove alcuni sostenevano la decisione del militare di fare la foto ed altri no. Alcuni giornalisti tunisini hanno dichiarato con grinta che bisogna mostrare al mondo che si ha la forza di combattere ed uccidere, che bisogna mostrare che non si ha paura di loro, e che si può combatterli con la loro stessa arma ed intimorirli, criticando molto i media che invece hanno attaccato il militare tunisino, e hanno ricordato che è grazie a loro che la Tunisia è salva.

Buona parte del  Popolo tunisino grida Siamo più forti di chiunqueTunisia bandiera altro, non c’è posto per l’ISIS nel nostro Paese”. Questa parte di Tunisini ha deciso di non inclinarsi davanti a queste tragedie e di continuare le loro attività ed anche festività. Così hanno celebrato il 20 marzo, i 60 anni di Indipendenza dalla Francia, la giornata della memoria di coloro che sono morti per la libertà della Tunisia.

Hanno accolto centinaia di turisti russi nell’isola di Djerba, la più grande isola del Nordafrica,  una delle poche località della Tunisia in cui ancora si parli il berbero ed è nota per essere un centro del gruppo islamico kharigita ibadita, ma è anche nota per la sua minoranza ebraica, cDjerba e Ben Guerdanehe abita sull’isola da secoli, anche se la sua popolazione si è andata molto riducendo dalla metà del XX secolo. La Ghriba è una delle sinagoghe più antiche e famose del mondo. I 60 anni di Indipendenza sono stati festeggiati anche con una festa nazionale dei vestiti tipici e tradizionali tunisini: lunghe sfilate nei quartieri di tutte le città, con decorazioni tradizionali nella Medina di Tunisi e mostre di vestiti tipici. La festa era arricchita e accompagnata dalla ricca Gastronomia e anche dalla Musica tunisina suonata dal vivo in ogni angolo.

Almeno un milione di  Tunisini all’estero hanno festeggiato la Giornata dell’Indipendenza incontrandosi e manifestando l’attaccamento e l’amore per il loro Paese. Ricordo a tutti che in Italia vivono oltre 100mila Tunisini. Queste iniziative in Tunisia e fuori, secondo me hanno espresso un messaggio indiretto a tutti quelli che vorrebbero fare del male al paese, come a dire “Noi 60 anni fa abbiamo ottenuto la nostra indipendenza ed oggi nessuno ce la deve  togliere: noi siamo qui e resistiamo per continuare a respirare quest’aria che profuma di libertà”.