Fisco col trucco

di Angelo Cioeta.

 

Il sistema fiscale italiano ha una falla clamorosa, che gli immigrati hanno scoperto e che sfruttano a loro vantaggio. Stando a quanto si apprende sulla testata giornalistica Il Giornale, scorrendo il testo delle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, aggiornato con provvedimento dell’11 aprile 2017 e visibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, a pagina 18, punto 4, si legge che: «Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2016 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili». In più, «possono essere considerati familiari a carico, anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli (compresi i figli, adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito». Sarebbe questa quindi la falla che consente anche agli immigrati di poter usufruire delle detrazioni d’imposta. Si parla di un aggiornamento delle norme all’11 aprile 2017. Eppure, è sufficiente fare un salto sul sito dell’Agenzia delle Entrate per comprendere che si tratta delle medesime norme che ci sono da anni (testo del 2006: agenzia delle entrate). Il Giornale evidenzia poi un altro aspetto: «Gli stranieri possono mettere familiari a carico anche se gli stessi familiari non sono mai stati in Italia». Una situazione paradossale che consente di eludere il Fisco a danno della collettività. Ma, per fare ciò, non è necessario essere stranieri. Anche i cittadini italiani possono far notare al fisco di avere parentele oltre confine. L’articolo, insomma, analizza in modo abbastanza inesatto la realtà derivante dalla regolamentazione della dichiarazione dei redditi (Butac fa un capolavoro riguardo lo smontare completamente questa realtà distorta).

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*