La Formazione con il teatro: il progetto “Banchi”

di Cinzia Sabbatini.

 

Si è concluso il 4 giugno il  progetto Teatro Banchi.

Lo spettacolo finale, esito del laboratorio, è stato prodotto da Progetto Goldstein ( Teatro dell’Orologio), sviluppato all’interno del progetto MigrArti sostenuto dal MIBACT – Ministero per i beni e le attività culturali.

L’associazione Spring di Grazia Sgueglia ha coordinato il percorso, in collaborazione con E45 che ha curato l’intero progetto. Altri partners che hanno sostenuto il progetto sono stati  la Fondazione Intercammini e l’associazione Nuove Diversità.

Il progetto  ha inteso dare voce, attraverso il teatro, alle problematiche ma anche alle potenzialità dei giovani di seconda generazione quei ragazzi che a causa della legge italiana sulla cittadinanza non sono cittadini italiani anche se lo sono di fatto perché nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri.

 

Gli obiettivi specifici sono stati

1) Promuovere una conoscenza più approfondita dei giovani di seconda generazione presso la comunità.

2) Favorire una visione costruttiva dell’incontro con “l’altro”.

3) Promuovere una visione delle “differenze” come ricchezza e valore aggiunto per la comunità.

4) Favorire il dialogo interculturale e interreligioso, sul riconoscimento e valorizzazione delle differenze e sulla prevenzione e mediazione dei conflitti interculturali e interreligiosi.

Al centro delle attività c’era il Laboratorio creativo e spettacolo teatrale con circa 15 partecipanti, un gruppo composto da giovani di seconda generazione e italiani ( di cui una ragazza sorda) come attori ma anche in affiancamento a professionalità necessarie alla realizzazione dello spettacolo quali tecnici del suono e delle luci, costumista, aiuto regista.

Adattamento al contesto italiano con attenzione alla dimensione romana, del testo teatrale Il nemico di classe, un testo contro la violenza, l’ignoranza e il razzismo, scritto da Nigel Williams e pubblicato nel 1978 in Gran Bretagna. Il testo affronta il tema delle seconde generazioni, raccontando poche ore di un gruppo di ragazzi chiusi dentro ad un’aula scolastica di una scuola di periferia di una grande città. Abbandonati e isolati dal mondo, sono in cerca di inclusione ma continuano a emarginarsi, incapaci di vedere il proprio futuro.

Dopo un percorso durato oltre tre mesi, i quindici ragazzi partecipanti al laboratorio teatrale creativo diretto da Mauro Santopietro, sono andati in scena, il 4 giugno, al Teatro India, all’interno del festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25.

Il laboratorio, coordinato dal drammaturgo e regista Mauro Santopietro, che si è avvalso della collaborazione dei mediatori culturali Ejaz Ahmad e Cristiana Russo e della cooperazione con la formatrice interculturale Cinzia Sabbatini (Fondazione InterCammini), ha preso le sue mosse da Nemico di Classe di Nigel Williams, portando i partecipanti ad affrontare la scrittura autobiografica e la messa in scena diretta dei testi prodotti.

Il progetto è stato seguito anche dal coro multietnico Quinta Aumentata, direttore Attilio Di Sanza, che ha accompagnato con armonia lo spettacolo del 4 giugno.

A fianco di tale laboratorio ci sono state :

  • attività di coinvolgimento dei partecipanti al laboratorio creativo attraverso la visione di spettacoli teatrali in programmazione al Teatro India nel festival Dominio pubblico e relativi incontri con le compagnie.
  • Monitoraggio e accompagnamento interculturale del percorso .Il progetto, avvalendosi di due mediatori culturali e di una formatrice interculturale per tutta la durata del percorso, ha sviluppato un monitoraggio e accompagnamento del progetto in itinere e non a conclusione del progetto con interviste ai partecipanti alle attività ex ante e ex post. Ci sono stati anche momenti di formazione esperienziale interculturale per preparare e dare consistenza al gruppo nello sviluppo dei monologhi e dello spettacolo.
  • Realizzazione di un videodiario dell’esperienza creativa, laboratorio di foto di scena curato da Manuela Giusto, il cui esito sarà esposto in teatro prima dello spettacolo.
  • Conferenza stampa e presentazione del laboratorio con pranzo sociale organizzato dal Teatro dell’Orologio e dalle famiglie dei partecipanti

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