Accoglienza Sannitica

SudItalia MultiEtnica

rubrica settimanale

a cura di Federica Ruggia

Dal vocabolario della lingua italiana Treccani la definizione di ACCOGLIERE è indicata come: ricevere, e in particolare ricevere nella propria casa, ammettere nel proprio gruppo, temporaneamente o stabilmente; soprattutto con riguardo al modo, al sentimento, alle manifestazioni con cui si riceve: affettuosamentecon gioiacon dimostrazioni d’affetto.

Credo che questa definizione sia il leitmotiv del progetto Rifugiato a Casa Mia, lanciato dalla Caritas Italiana, che prevede l’accoglienza di persone o intere famiglie rifugiati in difficoltà, sono coinvolte 170 famiglie in tutta Italia, 150 parrocchie e 30 istituti religiosi.

Il 26 gennaio è cominciato il progetto Rifugiato a Casa Mia, nella diocesi di Benevento, nella quale saranno ospitati dieci rifugiati, sette vivranno presso famiglie e tre in Istituti religiosi. Anche chi alloggerà presso gli istituti religiosi, avrà una famiglia tutor che lo accompagnerà nel suo processo d’integrazione. Le famiglie che vorranno partecipare possono ancora iscriversi al programma, quindi non si esclude di aumentare il numero di beneficiari. Il progetto durerà sei mesi e prevede un periodo di formazione, sia per le famiglie sia per i rifugiati e si propone di attuare un modello differente di accoglienza.

La convivenza è, già con i propri cari, un esercizio di pazienza e compromesso, se poi decidiamo di aprire la nostra porta a delle persone che non conosciamo allora diventa come un viaggio in terre straniere, nel quale si arriva in punta di piedi, ma con la voglia di conoscere nuovi orizzonti. Chissà che presto potremo conoscere i protagonisti di quest’avventura e raccontare come stanno vivendo quest’ accoglienza “alternativa”.

In tanto auguriamo in bocca al lupo ai partecipanti.